Con la primavera occhio a non improvvisarsi corridori

Le giornate si allungano, l’aria si scalda, i parchi in città diventano più verdi. È ora di rimettersi in pantaloncini e correre in bici.

Attenzione però: sportivi non si nasce, si diventa. Soprattutto, non ci si improvvisa. Con l’arrivo della bella stagione, molti appassionati di sport vengono assillati dal desiderio di rimettersi in forma, attraverso l’attività fisica all’aperto.

Niente di più sano, a patto che si seguano alcuni accorgimenti volti ad affrontare gli allenamenti in sicurezza, riducendo così il rischio di infortuni.

Prima regola, non diventare un “weekend warrior”. Ovvero uno di quei soggetti che passano la settimana tra il divano e la scrivania, finendo col “distruggersi” il sabato e la domenica.

Pertanto è bene evitare il sovraccarico di attività sportiva, distribuendo gli allenamenti in due o tre uscite settimanali, mediante sedute da un’ora al giorno. 

Che si tratti di un semplice giro in bicicletta, è possibile considerare lo sport una medicina. Sia per trattare alcune sintomatologie croniche o per prevenire l’insorgenza di patologie come quelle cardiovascolari, il diabete, l’artrosi.

Da non sottovalutare poi la tecnologia tascabile. Le app dei nostri smartphone e i misuratori di potenza permettono di monitorare tutto: percorsi, andatura media, velocità massima, pendenza, ritmo cardiaco.

Dunque, ad oggi è sempre più facile darsi un obiettivo e avere uno stimolo maggiore a portata di mano. Senza però dimenticarsi di mettere al primo posto la voglia di star bene, pedalando all’aria aperta. 

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