Un’uscita in bicicletta, anche di pochi km, può aiutare a ritrovare l’equilibrio psicofisico: ovvero quel prezioso alleato utile per affrontare le sfide agonistiche.
Basta dedicare anche 30 km ogni giorno, meteo permettendo, per abbassare lo stress, combattere la fame nervosa e ritrovare energia positiva. Già, perché quando si pratica ciclismo i problemi si ridimensionano, la creatività aumenta e l’autostima cresce notevolmente.
Ad una breve uscita in bici, vanno però aggiunti quattro pilastri del benessere: alimentazione sana e bilanciata, sonno per almeno 7 ore a notte, idratazione con 2 litri di acqua al giorno e zero stress.
Il metodo nasce dalla volontà che un atleta di livello amatoriale, ha di ritrovare fiducia in sé. Al punto da sentirsi forte, fino a svolgere in modo costante questa pratica sportiva. Tuttavia a riguardo è importante alimentarsi senza ossessioni e in modo equilibrato, includendo cibi sani come frutta secca, cereali, legumi, pasta, riso, mais, verdure, patate, uova, pesce e carne.
Quando si ha intenzione di svolgere un’uscita in bici di soli 30 km, è preferibile affrontare un percorso ondulato con sali e scendi. Non bisogna però pedalare a tutta: ciò comporterebbe un accumulo di fatica nei muscoli, in grado di protrarsi nel tempo, a svantaggio della performance. Al contrario bisogna dosare la fatica, magari con delle progressioni, per poi recuperare 5 minuti dopo aver raggiunto lo sforzo massimo.
Inoltre non sono da sottovalutare gli esercizi sui cambi di ritmo. Mantenere il fuori soglia per tre minuti, ripetendo il training quattro volte, consente di prepararsi al top in vista delle gare a circuito. Dunque a quelle corse dove è importante rilanciare il mezzo, con una certa frequenza.
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