Liegi 1980, il ricordo di Hinault

Liegi-Bastogne-Liegi, la più antica tra le classiche di primavera. L’ultimo corridore francese a vincerla è stato Bernard Hinault (in foto). Il bretone in carriera ne ha conquistate due. La prima nel 1977, l’ultima nel 1980. 

Quel 20 aprile 1980 le temperature erano scese sotto i zero gradi. Il freddo dimezzò il numero dei corridori in gara. Da 170 ne arrivarono al traguardo solo ventuno.

“Per il freddo iniziarono presto i ritiri” ricorda Hinault, “e tutto valeva come rifugio: una stazione di servizio, una caffetteria, una pensilina del tram. Qualcuno entrò persino in casa di sconosciuti”.

Prima di arrivare a Bastogne, la Liegi è piuttosto noiosa. Una volta superata la provincia del Lussemburgo, iniziano le Cotes, con strappi brevi e duri. 

Per lunghi tratti della corsa Hinault portava con sé un passamontagna rosso. In certi momenti della gara il transalpino pensò addirittura al ritiro.

Ma a 80 km dall’arrivo il “Tasso” attacca in cima allo Stockeu, una delle salite più amate da Eddy Merckx. Ai piedi della Cote c’è infatti un monumento dedicato al Cannibale. 

Nonostante la neve e il freddo, Hinault concluse in solitaria su Boulevard de la Sauveniere, al centro di Liegi. 

“Non alzai nemmeno le braccia, ero talmente intirizzito che sarei caduto dalla bici – racconta il bretone -. Mi sentii svenire, non ebbi un momento di felicità. Arrivato in hotel provai a gettarmi in una vasca con acqua bollente, ma il corpo ebbe un fortissimo choc. La giornata non sarebbe potuta finire nel modo peggiore”. 

A distanza di anni Bernard Hinault porta ancora i segni di quella storica impresa. 

Il secondo classificato, Kuiper, concluse con 9 minuti di ritardo. L’unico italiano, Silvano Contini, giunse al dodicesimo posto. Il norvegese Wilmann, terminò in ultima posizione dopo 7 ore e 28 minuti di sofferenza.

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