Jasper Philipsen si è gestito benissimo, prima sulla Cipressa e poi sul Poggio. Il belga vince anche grazie all’aiuto di un maestoso Mathieu Van Der Poel. Il campione del mondo si improvvisa gregario sacrificando gli ultimi chilometri in favore del suo compagno di squadra.
Il finale lungo quel rettilineo che porta al traguardo in via Roma, ancora una volta premia le gambe migliori. Basti vedere il terzo posto di Tadej Pogacar a discapito di Mads Pedersen velocista puro. Michael Matthews sembrava quasi potercela fare, ma la rimonta di Philipsen è stata stellare.
Sul rettilineo di Via Roma il belga riesce ad assumere uno status differente, trasformandosi in una creatura alata, capace di lasciare dietro sé ogni pronostico.
La Milano-Sanremo è qualcosa di più di un evento sportivo. È la corsa che più di altre ufficializza il via del calendario UCI World Tour. A molti potrebbe sembrare una Monumento facile, ma in realtà si tratta di una gara imprevedibile.
Ancora oggi la Classicissima, segna il passaggio dall’inverno alla primavera. È lo spartiacque tra un prima e un dopo. Prima grande classica monumento. Prima occasione per iniziare una stagione, primo evento internazionale.
La prima edizione del 1907 era poco più di una manifestazione dilettantistica con soltanto 33 corridori in gara. All’apparenza è una corsa alla portata di tutti, i chilometri e le salite hanno il compito di svuotare con eleganza le forze degli atleti.
Il piano sulla Cipressa della Uae-Emirates come annunciato dal d.s. Matxin non si fa attendere. L’obiettivo del team capitanato da Tadej Pogacar, è affrontare la salita in meno di 9 minuti. Il forcing di Covi e Del Toro allungano di netto il gruppo. In tanti si staccano, tra questi c’è anche Jonathan Milan.
Per rendere la Sanremo una corsa adatta a pochi, bisogna per forza scalare la Cipressa il più veloce possibile. Prima dello scollinare si fa da parte Del Toro rallentando l’azione della UAE Emirates. Il tempo di scalata, 9’30” è lo stesso del 2022 impiegato da Formolo. Al termine della discesa rientra Milan che si mette in testa a tirare al servizio di Mads Pedersen.
I pochi atleti rimasti cominciano a inerpicarsi sui tornanti del Poggio. E intanto parte l’azione che tutti si aspettavano. Pogacar dà inizio all’attacco, ma non è incisivo. Lo sloveno ritenta un’altra stoccata. Al termine della salita del Poggio lo segue Van der Poel. Ma a giocarsi la Classicissima sono una decina di corridori. Il resto è storia.
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