BUITRAGO FA SUO IL TAPPONE DOLOMITICO AL GIRO D’ITALIA. IN CLASSIFICA GENERALE, CAMBIA POCO TRA THOMAS E ROGLIC.
La 19^ tappa del Giro, da Longarone a le Tre Cime di Lavaredo (183km) ritrova la leggenda della montagna. L’emozioni non sono mancate tra le vette più famose delle Dolomiti. Strade che hanno scritto la storia del ciclismo.
Il Passo Giau e il Tre Croci. Qui la strada sale feroce verso le nuvole. Nubi miste a pioggia, grandine e tiepido sole. Le Tre Cime, di 7.2 km, con pendenza media del 7.6%. Gli ultimi 4 km con un’ascesa media dell’11.7% e punte al 18% ad oltre 2000 metri.
Più avanti al gruppo maglia rosa, Franco Pellizzotti, affianca il proprio uomo in fuga, Santiago Buitrago. L’ex pro, ora in ammiraglia, incita il portacolori del team Bahrain.
Ai meno 1,4 metri dall’arrivo, Buitrago si avvicina all’altro fuggitivo, Gee. Il colombiano stacca di netto il canadese della Israel. Gli ultimi due chilometri per gli uomini di classifica, subito dietro, sembrano non finire mai.
Roglic accelera spingendo di forza sul monocorona. Thomas, 37enne, non molla. Almeida perde qualcosa. Il portoghese riesce a rientrare. Thomas ci prova ai meno 300 metri. Roglic gli fa la volata. Lo sloveno, quarto, guadagna 2 secondi dal gallese.
“È stata un giornata perfetta – dichiara il vincitore -. Ho sofferto molto per entrare nella fuga iniziale. Per me si tratta della seconda vittoria in carriera qui al Giro. Vincere sulle Tre Cime di Lavaredo ha un sapore speciale. L’ultimo chilometro l’ho gestito alla grande. Il pubblico è stato fantastico”.
Almeida e Caruso chiudono a circa 18 secondi da Roglic. Thomas resta in maglia rosa. La cronometro sul Monte Lussari domani, decreterà il vincitore del trofeo infinito. La partita a due continua. Thomas contro Roglic.
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