Eccezionale Inter, gioca una partita perfetta, curata nei particolari tattico-strategici. Giusto riconoscere a Simone Inzaghi la qualità tecnica ai tornei di Coppe. L’Inter vince in casa del Benfica. I nerazzurri dominano il palcoscenico grazie ai gol di Barella e di Lukaku. Quest’ultimo su un rigore via Var.
L’Inter batte il Benfica, non una squadra qualunque. Nelle precedenti 13 partite di Champions, lo Sport Lisboa aveva sempre segnato con una media di 2,5 gol a gara. L’Inter ha silenziato Gonçalo Ramos, Rafa Silva e compagnia bella, con un trio difensivo italiano. Darmian, Acerbi, Bastoni e il portiere Onana.
Non sappiamo se il 2-0 basterà, in Champions non si può mai dire. Ma adesso l’onere di una grande prova è tutto sulle spalle dei portoghesi. L’Inter tra sette giorni a San Siro potrà concedersi il lusso di gestire un capitale notevole. Basterà fare attenzione, senza cedere al pensiero che l’accesso alle semifinali sia solo una formalità.
Allo stadio Da Luz ci si aspettava un Benfica furioso sin dal primo minuto. Tuttavia, l’Inter ha saputo placare i bollori tramite un possesso palla ragionato. Al netto di alcune fisiologiche sbavature. Forse il Benfica si aspettava un’Inter catenacciara, in linea con l’ultima mezz’ora del ritorno degli ottavi contro il Porto.
Davanti però, i portoghesi si sono trovati una squadra colma di personalità. I nerazzurri vincono in casa del Benfica, senza speculare né difendersi a oltranza. E questo grazie alla regia efficace di Brozovic, unita all’energia di Barella e i riavvii di Mkhitaryan.
Il Benfica ha goduto di un’unica occasione vera. Vedi il tiro di Rafa Silva, respinto poi da Onana, su un pallone “offerto” da Dimarco con un colpo di testa. Vero che l’Inter durante i primi 45 minuti non ha mai trovato lo specchio, ma è stata più pericolosa. Dimarco, stressato nei ripiegamenti, ha però servito due palloni velenosi da sinistra. Sul primo, deviato, Dzeko non ha neppure tentato la scivolata. Sul secondo, Lautaro si è ritrovato un passo davanti alla palla. La prima frazione si è chiusa con l’Inter in assoluto controllo e con il Da Luz taciturno, quasi preoccupato.
Alla ripresa, il Benfica ha assunto l’atteggiamento aggressivo che ci attendeva un’ora prima. Sono stati cinque minuti difficili per in nerazzurri. Forse, gli unici in cui l’Inter si è scoperta sul serio. Il Benfica però non ha estratto nulla da tanta combattività e non appena ha mollato un attimo, l’Inter ha colpito.
Discesa di Bastoni sulla sinistra e cross laser del difensore per Barella in volo sul secondo palo. Colpo di testa nell’angolo opposto e Inter in vantaggio con un’azione superlativa. Inzaghi cambia gli attaccanti, Lukaku e Correa per Dzeko e Lautaro. L’Inter ritorna pericolosa con un contropiede Correa-Mkhitaryan, disinnescato dal portiere Vlachodimos. Fino all’azione fotocopia che ha portato al raddoppio.
Ancora Bastoni da sinistra, con un cross a planare su Dumfries dall’altra parte. Testa, doppia respinta e sugli sviluppi la bracciata di Joao Mario a smorzare un altro cross di Dumfries. Risultato, rigore via video trasformato da Lukaku.
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