Tour de France: top per Vingegaard, flop di Pogacar 

Undicesima tappa del Tour de France, come da pronostico è stata breve e micidiale, con tante battaglie in salita. Per 23 km i corridori sono saliti oltre i duemila metri. Partiti da Albertville, gli atleti hanno dovuto scalare gli scenografici Lacets de Montvernier (3,4km all’8,2%).

Il Telegraphe (11,9km all’7%), il Galibier (17,7km al 6,9% pendenza max al 12%) e il Granon (11,3km al 9,2% e dal 7°km pendenze del 12%).

Per la Uae-Emirates, è stato un giorno duro. La squadra di Pogacar, perde i pezzi. Dopo Vegard Stake Laengen, è risultato positivo al Covid pure George Bennett, uno degli uomini chiave per la salita. C’è mancato poco che non si ritirasse pure Majka, forse il gregario più prezioso per la maglia gialla. Il polacco si è “salvato” perché gli è stata certificata una bassa carica virale al Covid.

A riguardo il protocollo del Tour, come era già successo per Jungels, gli permette di restare in corsa. E sul Galibier – preso dal versante più duro, quello di Pantani 1998 – Pogacar c’è.

A pochi km dallo scollinare lo sloveno impone un ritmo indiavolato. In pratica si staccano quasi tutti. Alla sua ruota restano solo Vingegaard, Bardet e Thomas.

La vetta del Galibier è a 2642 metri, chi passa per primo riceve il Souvenir Henri Desgrange, l’equivalente della Cima Coppi del Giro. Lo sa bene Barguil che transita da solo al comando con 58″ su Geschke e 4’30” su Pogacar e Vingegaard.

Oggi la Grande Boucle ha scalato la cima alpina per la 62° volta: più di ogni altra montagna al TDF. Ma la tappa alpina vede un’altra storia sull’ultima salita, il Granon. Colpa dei tanti attacchi e cambi di ritmo imposti sul Galibier dagli uomini della Jumbo-Visma.

Ai piedi della cima finale, con il gruppo maglia gialla ricompattato e composto da 17 unità, parte Quintana. Il colombiano si getta all’inseguimento del compagno di squadra Barguil. Lo riacciuffa ai meno 5km dalla vetta.

Poco dietro però accade l’impensabile. Vingegaard accelera. Alle sue spalle Pogacar non risponde. Il danese della Jumbo-Visma si accorge che qualcosa non va per il leader del Tour e continua così ad avanzare.

La pedalata per la maglia gialla si fa pesante. A 4km dalla linea d’arrivo, Tadej non risponde e si stacca anche da Thomas. Più avanti Vingegaard recupera terreno su Quintana: prima lo riprende e poi lo stacca.

Il traguardo sul Granon, vede il danese stremato, ma felice per aver vinto una grande tappa e conquistato la maglia gialla. Quintana termina in piazza d’onore a 1’00” dal vincitore. Chiude il podio un fantastico Bardet a 1’11”.

Circa tre minuti dopo, arriva Pogacar. Lo sloveno oggi è caduto nella trappola della Jumbo-Visma, rispondendo ai loro attacchi sul Galibier. Ora Tadej ha un distacco pesante, ma il Tour è ancora lungo. Domani infatti, si arriva sulla mitica Alpe d’Huez (13,8 km all’8,1% di pendenza media).

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