La rossa affina l’elettronica, Noale col motore Evo
Sta per cominciare il weekend del GP d’Italia al Mugello, che se per molti sarà il primo senza Valentino Rossi, per tutti gli altri rappresenta l’occasione di tornare a fare festa sulle colline che circondano una delle piste più belle del mondo.
Dopo tre anni di assenza, il Mugello vede il ritorno del pubblico. Non ci sarà forse il pienone giallo degli anni di Valentino, ma con i piloti e con le moto italiane in così gran spolvero, disertare il Mugello sarebbe un gran peccato.
Vedi le tre vittorie di Enea Bastianini e del team Gresini, oltre all’obbligo di riscatto di Francesco Bagnaia dopo lo zero pesantissimo di Le Mans per rientrare nella lotta per il Mondiale.
La Ducati che in questo momento è indiscutibilmente la moto migliore, l’Aprilia che ormai ha smesso di stupire per rivelarsi a suon di vittorie e podi una bellissima e solida realtà, sono oramai tutti ottimi motivi per darsi appuntamento al GP d’Italia.
Gli occhi di tutti saranno puntati sui big della classe regina. Ducati e Aprilia si sono preparate con cura per affrontare un appuntamento che a livello di blasone vale una bella fetta della stagione: Fabio Quartararo, in sella alla sua Yamaha da leader del Mondiale, è avvisato.
Quello che la Ducati non può fare, è invece permesso all’Aprilia, che con il podio di Aleix Espargaro a Jerez ha sì perso le concessioni, ma solo dalla prossima stagione e quindi può continuare a lavorare sullo sviluppo del suo 4 cilindri a V.
L’Aprilia al Mugello calerà in pista un’evoluzione del motore, alla ricerca di qualche cavallo in più, fondamentale sul tracciato toscano. Ed un Espargaro secondo nel Mondiale a soli 4 punti da Quartararo e di un’Aprilia che comanda nel Mondiale a squadre.
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