Il Tottenham di Conte arriva quarto, ma è come una vittoria

 

«È uno dei maggiori successi della mia carriera. È come vincere un trofeo». Di solito Antonio Conte non si sbottona in entusiasmi, ma domenica a caldo ha potuto gioire per l’impresa. «Arrivare quarti in Premier, un torneo molto difficile, partendo da una situazione complicata, fare tanti gol, finire ancora con un clean sheet, il 16°, vuol dire che il gruppo ora è stabile, non più da su e giù e io sono molto contento».

Bastano un po’ di numeri per dare il senso dell’impresa, la conquista del posto Champions ai danni di United e Arsenal. Ai primi di novembre il Tottenham dopo lo 0-3 subìto in casa con Ronaldo era al 9° posto, a meno 5 dal West Ham, quarto, con 5 vittorie e 5 ko. Domenica gli Spurs hanno lasciato l’Arsenal a due lunghezze, lo United addirittura a 13 e il West Ham a 15! Un cammino, quello di Conte, inferiore solo alle corazzate City e Liverpool.

Dopo essere partito in Premier con 6 vittorie e 3 pari, Conte ha rallentato con tre sconfitte di fila. Ha vinto poi all’Etihad contro il City di Guardiola al 95’, ma è ricaduto a Turf Moor col Burnley, 16° in classifica allora, a febbraio appunto. Lì Antonio è sbottato, minacciando di andar via se le cose non fossero cambiate: «Non posso accettare di continuare a perdere». Ha ricordato un paio di settimane fa: «Sì, ci sono andato forte. Sono onesto e non amo dire bugie. Poi abbiamo lavorato duro insieme, abbiamo creato un ottimo rapporto». Da lì sono arrivate 6 vittorie in 7 gare e il quarto posto.

Conte ha dimostrato anche di essere lucido nella scelta dei rinforzi, d’accoro col lavoro di Fabio Paratici. Kulusevski ha chiuso con una doppietta a Norwich, 5 gol totali, e ben 8 assist in soli 14 match da titolare (18 totali). L’altro ex juventino Bentancur ha piazzato 4 passaggi decisivi in totale, due domenica, in 17 gare, dimostrando anche solidità difensiva e visione di gioco. Non basteranno solo loro in futuro. Come i gemelli del gol, Kane (17 reti e 9 assist) e Son a 23, re dei bomber di Premier con Salah. Ci vorranno rinforzi specie dietro, quelli come Romero la roccia, fra i leader per tackle e rinvii. E ricambi, in vista di una stagione ancora più impegnativa. Gente che possa competere con City e Reds alla pari. L’asticella si alza.

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