Patrizio Oliva il pugile di altri tempi 

L’ex campione del mondo dei superleggeri e personaggio tv compie 60 anni.

<< Lo sconfitto è colui che si siede e cerca di analizzare le cause di una battuta d’arresto. Il perdente invece, non accetta le critiche e vuole sempre sentirsi dire che tutto va bene. Ma io sono per la verità >>. Patrizio Olivia, boxeur italiano, Campione olimpionico dei superleggeri a Mosca nel 1980 con annessa Coppa Val Barker in qualità di miglior pugile. In carriera vanta 152 match: 147 vinti di cui 65 per KO e 6 sconfitte. Campione europeo in due diverse categorie, superleggeri 1983 e welter nel 1990 è stato Campione del mondo WBA nel 1986 tra i superleggeri.

L’ex pugile ha da poco compiuto 60 anni. Durante il periodo del professionismo, Patrizio ha sempre fatto parlare di sé, in bene o nel male. I suoi fan ai tempi, amavano esaltare le doti di tecnica e carattere con il quale Oliva ne andava fiero. Ma c’era anche chi contestava il suo modo di combattere, poiché sul ring, metteva spesso gli avversari alle corde a “danno dello spettacolo”. << Non ti ordina certo il medico di prendere pugni. Se li eviti è meglio >>.

Soprannominato lo “Sparviero di Poggioreale” Oliva sin da giovane ha vissuto in un contesto sociale abbastanza difficile, riuscendo tuttavia a farsi strada da solo, dentro e fuori dal ring. << Ogni giorno svolgevo a piedi il percorso di tre autobus: da casa mia alla palestra Fulgor. Non avevo soldi >>.

Tra i suoi combattimenti storici, come non ricordare la difesa del titolo mondiale del 10 gennaio 1987 ad Agrigento: Oliva vs Gonzalez. Correva inoltre l’anno in cui l’Auditel, fu riconosciuto da tutti i competitor del panorama televisivo italiano, quale strumento per gli ascolti. L’incontro, giudicato uno dei combattimenti di boxe più visti, sfiorò i 9 milioni di telespettatori. Indimenticabile poi quell’invocare rivolto al figlio << Ciro a papà >> al termine del match. 

Commentatore tv, maestro della nazionale azzurra, cantante, attore cinematografico e teatrale, testimonial di grandi marchi, protagonista di reality e imprenditore gastronomico. Laurea honoris causa all’Università di Foggia, tra tante dichiarazioni colpisce una in particolare: << Mi occupo di attività giovanile delinquenziale. Vuoi perché il genitore del ragazzo è in galera o il dirimpettaio uno spacciatore. Le carceri minorili devono essere educative, non punitive. Ogni reato dovrebbe condannare a tre anni in modo da trattenere i ragazzi, insegnando loro sport, arte, musica, artigianato. Bisogna fargli nascere qualcosa da dentro >>.

Dagli albori della sua carriera ad oggi, Patrizio ne ha fatta di strada. A 60 anni compiuti, Oliva resta uno degli ultimi eroi del panorama pugilistico italiano, insieme ad altri azzurri come Nino Benvenuti, Maurizio Stecca e Giovanni Parisi. Anche essi vincitori del titolo olimpionico e mondiale. Ad un mito vivente della boxe e uomo dalle mille risorse, non si può quindi che fare i migliori auguri di buon compleanno. 

 

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