Duemila settecentocinquanta sterline, circa 3.216 euro, è il costo della tutina BikeExange indossata nella cronometro di ieri da Simon Yates.
Aderente come una seconda pelle, il body avrebbe così garantito al britannico la vittoria di tappa al Giro, lanciando lo scalatore inglese tra i protagonisti per la classifica generale.
Il ragazzo di Bury (Gran Bretagna) nato pistard, dice di aver lavorato molto sui materiali e sulla posizione in bici, su impulso ovviamente del d.s. Pinotti, ex cronoman, proprio per ottenere il successo nella seconda tappa del Giro.
E questo accade nel giorno in cui il grande favorito, Richard Carapaz, non va oltre la 29ª posizione a 28” dal successo di Yates. Deluso Dumoulin: l’olandese finisce terzo a cinque secondi dal vincitore.
La cronometro di 9,2 chilometri da Piazza degli Eroi alla Collina del Castello se la prende quindi Simon Yates, mentre la maglia rosa resta sulle nobili spalle di Mathieu Van der Poel. La ribalta perciò è affar loro: tra Simon e Mathieu.
Intanto, la tecnologia nelle prove contro il tempo, grazie al fattore della crescita di materiali aerodinamici, si fa sempre più una questione legata sul filo dei secondi, se non addirittura sui centesimi.
Non a caso, il favorito Tom Dumoulin, quando poco prima del traguardo era ancora in testa, al culmine dello strappo (1300 metri fino al 14% sul pavé) si è visto scavalcare da Simon Yates, meglio di 5” col tempo di 11’50”.
E nel mezzo, distanziato di soli tre secondi, c’è ancora lui, il leader della generale Van der Poel, che continua a cavalcare le strade del Giro in maglia rosa.
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