Un applauso a questi due ragazzi, Mattia Bais classe ’96 e Filippo Tagliani classe ’95, protagonisti oggi di una lunga gara in avanscoperta.
L’avevano promesso al principe Gianni Savio, patron dell’Androni giocattoli Drone Hopper, veterano del Giro d’Italia e del ciclismo. “Gianni, oggi si va in fuga”. Così è stato appena dopo il via da Piazza degli Eroi a Budapest.
Diretti a Visegrád, su un percorso ricco di sali e scendi e in una di quelle fasi della tappa, dove i big provano a prendersi la scena, un meritato premio per la combattività va a loro: Mattia e Filippo.
Partiti subito a testa bassa, il gruppo li ha lasciati andare per 180 chilometri. Il duo di testa ha condotto poi il resto della gara facendo registrare una media di 42km/h. Il primo traguardo volante del Giro viene infine vinto da Tagliani sul compagno Bais.
Centottanta chilometri trascorsi sotto i riflettori della tv interplanetaria, con la bocca a cercare sempre più ossigeno e i cambi regolari.
E soprattuto il marchio DH bene in vista sulle maglie, per la gioia di Savio, dello sponsor e di chi crede nelle missioni impossibili.
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