Magica Ferrari, con Leclerc non ci sono più limiti

Sempre più solo al comando del Mondiale, il monegasco, già vincitore al debutto in Bahrain, balza in testa con 34 punti sulla Mercedes di George Russell e 38 sul compagno di squadra Carlos Sainz. Nonostante il successo in Arabia Saudita, l’iridato in carica Max Verstappen, anche ieri è incappato in un altro ritiro per guasto meccanico della sua Red Bull-Honda e ora si ritrova staccato di 46 punti. 

Parlare di Mondiale dopo tre GP disputati su 22 in programma può sembrare prematuro. La F1-75 ha mostrato di essere velocissima e affidabile; il suo pilota di punta, Charles Leclerc, sta guidando in modo superbo; l’altro pilota di Maranello, Carlos Sainz, a Melbourne si è auto eliminato e visto l’andazzo può serenamente prepararsi ad aiutare il compagno.

L’unica vettura oggi all’altezza della rossa, la Red Bull, soffre di gravi problemi tecnici e perde punti come mai prima; l’altra monoposto alla vigilia temibile, la Mercedes, non si rompe ma è lenta e per ora non disturba. La traduzione di quanto appena elencato è una classifica iridata che recita: Leclerc punti 71, George Russell – il pilota più vicino 37. 

I 58 giri intorno all’Albert Park di Melbourne si sono trasformati in una passeggiata di salute per il Principe mentre Sainz, avrebbe senz’altro raccolto punti pesanti se non si fosse fatto prendere dalla foga, spingendo troppo presto con le gomme hard e finendo la sua corsa nella sabbia, unico neo in un pomeriggio trionfale.

Talmente superiore la rossa da stupire persino il capo del team. «Sì sono senz’altro sorpreso. Avevamo dato priorità al progetto 2022 e dunque, arrivando ai test, eravamo convinti di avere tra le mani una vettura competitiva ma non ci aspettavamo che fosse così buona. Sarebbe disonesto dire il contrario».

Il 2022 di Charles Leclerc è iniziato in maniera “quasi” perfetta. Vittoria in Bahrain, secondo posto in Arabia Saudita dietro Verstappen, vittoria in Australia. Il monegasco è tornato a essere implacabile in qualifica (già due pole mostruose) e “cattivissimo” in gara. 

Fiducia e convinzione fanno la differenza. Prendete il messaggio via radio al team nel finale della gara di ieri. «Posso provare a fare il giro veloce?», ha chiesto incontentabile Leclerc. Il suo ingegnere di pista Xavi Marcos ha dovuto frenarlo per evitare rischi inutili: «No, hai già il giro più veloce e pensiamo che nessuno possa batterlo».

La rossa del 2022 è piena di qualità: potenza, trazione, consumo limitato delle gomme, soprattutto un’affidabilità che in questo inizio risulta fondamentale. E un bel po’ di merito va dato anche a Mattia Binotto, il team principal che ha guidato la lunga traversata nel deserto nel corso di due anni – 2020 e 2021 – come minimo faticosi. Lo ha fatto con saggezza, utile a tenere buono Charles quando i risultati non arrivavano e a motivare una squadra che stava soffrendo, insieme a uno stile di comando quasi mai sopra le righe, al contrario del suo predecessore.

Il prossimo compito sarà “tenere sul pezzo” Sainz. Lo spagnolo – sfortunato in qualifica per una questione di secondi è partito male e poi ha sbagliato, finendo insabbiato al secondo giro. C’entra la gomma fredda con la mescola dura montata al via, ma l’errore è innegabile e brutto. Un colpo al morale di Carlos, ma (cinicamente) buono per le gerarchie interne alla Ferrari. Davanti a un Leclerc così, in questo momento non battibile, meglio avere un Sainz pronto ad aiutare rubando punti ai rivali senza disturbare troppo. E non bastasse la logica, c’è anche un nuovo contratto pronto per essere firmato. 

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