Papera di Donnarumma mette in allarme Parigi e Italia

L’errore con il Real costa caro al portiere del Psg Donnarumma. Non è tanto l’avere perso, ma il come. La catastrofe del Bernabeu è grave e forse irrecuperabile perché il Paris Saint Germain contro il Real Madrid è rimasto sconfitto per l’ennesima volta. Perdere a Madrid col Real ci sta, per qualsiasi squadra al mondo, ma non così.

Primo tempo solido con una parata difficile su Benzema e più agile su due colpi di testa di Karim. Poi al 16’ della ripresa il patatrac: Gigio riceve palla da Kimpembe. Cincischia, perde tempo e Benzema gli è addosso. Si appoggia col fianco destro sul sinistro del portiere, che cerca di rinviare parallelamente alla linea di porta, ma sulla palla piomba Vinicius che ridà a Karim e parità.

Da lì in poi il crollo. Che non è però di Gigio, ma di tutto il Psg. Difesa dissolta, centrocampo sparito, Messi e Ney non pervenuti. L’Equipe: «Donnarumma è stato il becchino del Psg. Riapre la partita con un errore grossolano, stendendo la squadra dopo un’ora. Questo non può rimettere in causa il talento del campione d’Europa italiano – prosegue l’Equipe – miglior portiere del 2021». Che però con i piedi continua a non dare sicurezza. E oggi col calcio costruito dal basso non basta più solo un portiere che pari, a certi altissimi livelli.

Donnarumma, arrivato a Parigi da pochi mesi, con quell’idea folle di sfidare Benzema palla al piede ha dimostrato di essersi calato subito nell’ambiente, o almeno nei suoi aspetti peggiori: presunzione e poco carattere. Per lo stesso motivo, prendersela troppo con il solo Donnarumma è sbagliato. Dopo la sua papera e il pari di Benzema, il Psg era ancora qualificato ai quarti: il secondo gol è nato dall’ennesimo pallone perso da Neymar, e il simbolo della disfatta totale, è l’assist involontario di Marquinhos verso Benzema per il terzo gol che ha chiuso la partita. 

Per il Psg ora c’è il supplizio di arrivare in fondo a una stagione già finita, nonostante il probabile decimo titolo di Ligue 1. Insomma: non tutte le colpe del Psg sono di Gigio, anzi. Guardando in casa nostra, è però innegabile che quanto avvenuto a Madrid rischi di avere ripercussioni in chiave azzurra: fra due settimane l’Italia si gioca i Mondiali e toccherà al c.t. Mancini recuperare mentalmente il portiere che solo otto mesi fa ha vinto l’Europeo da assoluto protagonista. Una cosa è certa: Donnarumma è sotto un treno. 

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