A Sega di Ala vince Martin mentre Bernal va in crisi  

La maglia rosa Egan Bernal giunge al termine della diciassettesima tappa stravolto, perdendo un minuto in classifica generale a vantaggio di Simon Yates. Il britannico con un attacco sul finale della salita più dura del Giro d’Italia riaccende la corsa per la conquista della maglia rosa. 

La diciassettesima tappa del Giro d’Italia, da Canazei a Sega di Ala, presenta la salita più ardua. Le pendenze sono rapidissime e arrivano fino al 17%. Prima dell’ultima asperità però c’è stato il Passo San Valentino da scalare, con i suoi 15 km all’8% e punte al 9%.  

Superato questo GPM, a trenta chilometri dal temine, gli atleti hanno proseguito lungo una discesa impegnativa e che porta verso Chizzola. Purtroppo una caduta ha coinvolto diversi uomini di alta classifica, tra cui Remco Evenepoel, Vincenzo Nibali e Giulio Ciccone. 

Al termine della calata, nei 9 km di pianura, la testa della corsa conserva appena due minuti dal gruppo maglia rosa. Il drappello dei fuggitivi della prima ora è composto così da sei unità: Moscon, Carboni, Ravanelli, Bouchard, Pedrero, Martin. 

Durante la gara i ciclisti hanno attraversato in sequenza Val di Fassa, Val di Fiemme e l’altopiano di Pinè. La frazione trentina inoltre, sembra essere fatta apposta per far battere i cuori di chi ama le salite e bisogna dare tutto. 

E lo sa bene Daniel Martin, bravo a sapersi gestire in una asperità davvero impegnativa come Sega di Ala. L’irlandese sale con un’ottima agilità continuando la propria cavalcata verso il traguardo, mantenendo un vantaggio superiore al minuto dal drappello principale. 

Ai meno quattro dall’arrivo, dove le pendenze toccano anche il 20%, in gruppo scatta Simon Yates. Alla sua ruota seguono Egan Bernal, Martinez e Almeida. Tuttavia Yates decide di dare una seconda accelerata, portandosi stavolta dietro solo il portoghese Almeida. Bernal invece dapprima cede di qualche metro, mentre poi va in difficoltà.

Il colombiano fa fatica persino a tenere la ruota del suo gregario Martinez. Damiano Caruso intanto riprende il duo del team Ineos, formando un terzetto alle spalle della coppia Yates e Almeida. 

Il coraggio, la grinta e la determinazione di Daniel Martin premiano l’irlandese all’arrivo di Sega di Ala. In piazza d’onore giunge il portoghese Almeida. Simon Yates riapre dunque il Giro guadagnando secondi preziosi da Bernal: quest’ultimo termina a quasi un minuto dal britannico. 

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