Massimo Iannetti, ex professionista degli anni 2000, ancora oggi si diverte a dar sfogo alla sua passione per la bici,continuando ad allenarsi quando può, nelle vesti di semplice cicloamatore. Da appena un paio di giorni si è sottoposto alla vaccinazione contro il Covid: da diverso tempo infatti, il medicinale viene somministrato agli operatori socio sanitari. E Iannetti lavora nel settore della sanità, in particolare col servizio privato di ambulanza.
È contento di avere appena ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer?
<< Moltissimo. In un momento difficile come questo, vaccinarsi è qualcosa di importante e soprattutto necessario, se davvero si desidera tornare il prima possibile alla normalità. Sono consapevole di essere un privilegiato, visto che ho potuto riceverlo così presto, solo perché faccio parte della categoria degli operatori sanitari. Spero che questa opportunità venga offerta a ogni singolo cittadino il prima possibile >>.
Secondo lei è giusto inserire l’obbligo del vaccino agli atleti agonisti che amano competere?
<< Quello di vaccinarsi penso sia un atto di responsabilità, pur non giudicando chi fa scelte diverse, poiché in Italia non vi è alcun obbligo, visto che comunque siamo un Paese libero. Personalmente ritengo opportuno che i ciclisti amatori debbano sottoporsi all’obbligo vaccinale, o quantomeno ad un tampone rapido prima di prendere parte a una manifestazione pubblica. Non a caso in questi giorni, la Sardegna ha imposto il passaporto vaccinale. E se da loro gli amministratori hanno ritenuto giusto agire in questa maniera, è perché c’è una ragione valida >>.
È stato doloroso?
<< Ho avuto solo un leggero fastidio al braccio, ma nulla di più. Adesso sono in attesa della seconda dose. Il richiamo dovrò effettuarlo entro fine mese o i primi del prossimo: per la precisione tra il 30 marzo e il 6 di aprile >>.
Effetti collaterali?
<< Nessuno per fortuna. Il giorno del vaccino Pfizer sono rimasto a riposo a scopo precauzionale, ma oggi ho subito ripreso ad allenarmi. A dire il vero stamani ero un tantino preoccupato, alla fine però è filato tutto liscio >>.
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