Il 16 luglio del 2000, vent’anni fa, il romagnolo fa sognare i suoi tifosi. Quel giorno la tv registra un record assoluto di ascolti. A Courchevel Pantani manda k.o. Armstrong in maglia gialla. La speranza di rivedere il Pirata vincente, naviga tra il pubblico come i milioni di selfie che vengono postati al giorno d’oggi sui social.
Tour de France, 2000. L’ultimo vero Pantani. Il 13 luglio di quell’anno, sul Mont Ventoux, Marco scala gli ultimi km della salita con Armstrong, e forse quest’ultimo, lo lascia vincere. La maglia gialla però, poco dopo, lo dichiara spudoratamente in conferenza stampa.
Ma il 16 luglio, a Courchevel, Pantani non ci sta. Ed ecco che il romagnolo decide di rifilare un diretto in faccia all’americano: il Pirata scatta, Armstrong prova a tenergli la ruota, e alla fine, cede il passo al più forte.
Marco lascia così indietro la maglia gialla, e con lui, il ricordo a Madonna di Campiglio del ’99. Pantani vince quindi una seconda volta. Tuttavia, il rammarico di non poter conquistare quel Tour, lo affonda un po’ alla volta.
Da allora, in tutte le salite delle grandi corse a tappe, non si sono mai più viste azioni del genere. Nel ciclismo moderno, oramai gli attacchi vengono decisi dalle ammiraglie. Insomma, Pantani rappresenta l’ultima vera icona di un ciclismo leggendario, che mai più si vedrà.
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