Sindaco ciclista percorre 645 km in segno di protesta

Gianluca Bacchetta, primo cittadino di Divignano, piccolo comune del Novarese e gestore di una birreria, ha deciso di intraprendere un giro lungo 645 km, per chiedere più aiuti alle partite Iva.

Soprannominato Gilu, il sindaco ciclista giunge così nella Capitale, su una e-bike. 

E lo ha fatto munito di autodichiarazione, attestando lo spostamento per “comprovata necessità lavorativa”. Cioè consegnare una birra media – trasportata nello zaino e avvolta dalla bandiera italiana – ad un suo cliente di Roma “dato che persino 3,50 euro, in un momento difficile per il settore della ristorazione, non sono da buttare via”.

Partito il primo maggio, giorno simbolo visto il duplice ruolo di sindaco e ristoratore, l’idea è nata da una protesta: riconsegnare al primo ministro il bonus di 600 euro, dati alle partite Iva, a causa del lockdown da Covid. Il tutto, per “portare la voce dei piccoli comuni e imprenditori, dimenticati dalle Istituzioni”

“Ho guardato Conte dritto negli occhi, dicendogli che non si può contrastare il disagio di noi lavoratori autonomi con una elemosina – le parole del sindaco che prosegue – ad oggi poi, sono molte le persone rimaste senza una occupazione”. 

Bacchetta, con la fascia tricolore e l’infradito, ha ribadito quindi a Conte la volontà di rinunciare al bonus, e devolvere la somma alla Croce Rossa.

Durante il tragitto, il sindaco è stato ospitato dai cittadini che gli hanno aperto le porte delle loro case, per offrirgli un posto dove poter dormire. “Ho ricevuto tanta solidarietà ed è la cosa che più mi ha colpito – conclude Bacchetta -. Questo dimostra che c’è un Paese unito nella gestione di un periodo critico. Pertanto, il governo deve ascoltare le nostre istanze”.  

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