Dopo due mesi di stop, a causa della epidemia da Coronavirus, molti ciclisti oramai, sono tornati a pedalare con la smania di sempre, riassaporando così il gusto della libertà, mediante un giro in bicicletta.
Tuttavia, è bene ricordare che le sessioni di allenamento, sono consentite agli atleti (professionisti e non professionisti) tesserati con le varie federazioni, riconosciute dal Coni. E che l’attività fisica, si può svolgere nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, senza creare alcun assembramento. In particolare quest’ultimo punto, vale per gli sportivi appertentnenti alle discipline individuali.
Ad ogni modo, sono tanti i ciclisti che attualmente osservano le normative stabilite dal decreto ministeriale. Anche se poi alcuni, scelgono di allenarsi in compagnia.
Come due ciclisti piacentini, fermati e multati da una pattuglia dei carabinieri nei pressi di Bobbio. Per loro, è scattata quindi una multa di 280 euro a testa.
Inoltre, l’ultima ordinanza emanata dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, parla chiaro: fare attività sportiva all’aperto si può, ma rigorosamente da soli. Con l’obiettivo, di evitare probabili contagi.
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Si è vero che bisogna rispettare queste normative, però il ciclismo è uno sport che fatto da solo riscontra anche dei pericoli come la possibilità di cadute o peggio ancora si viene urtati e fatti cadere da automobilisti incivili!! Per tanto è sempre bene allenarsi con almeno un compagno, il quale in caso di incidenti del genere possa aiutarci!! Secondo me almeno in 2 si può permettere di uscire anche perché non viene a crearsi nessun assemblamento. Cosa che invece sta succedendo tra ragazzi in giro per le strade e persone che stanno approfittando troppo di questa libertà!! Bisognerebbe prestare più controlli in questo ambito e magari sancire chi non rispetta le regole e non andare a sanzionare 2ciclisti che si allenano!