«Tra i due giganti italiani mi sono sentito come una focaccia: loro due fette enormi di pane e io la mozzarella in mezzo». Con queste parole il campione olimpionico Remco Evenepoel commenta il bis mondiale a cronometro.

Il belga con il suo 1,70 per 60 chili scarsi viene stretto sul podio tra i due giganti azzurri Ganna e Affini. «È stata una crono pazzesca, sono arrivato esausto – dichiara a caldo Remco -. Posso soltanto aggiungere due cose. Poco prima della partenza, sono andato nel panico. E che se la cronometro fosse stata cinque chilometri più lunga, forse l’avrei persa. L’oro mondiale è arrivato lo stesso e l’ho celebrato esultando. Qualcosa lo dovevo pur fare, visto che ho corso con il casco e la bici color oro».
Evenepoel parte per ultimo, alle 16.34, ed è già sui blocchi quando fa una pedalata all’indietro che provoca un salto di catena. «L’avete visto tutti — spiega il campione del mondo —. Un minuto prima del via ho dato una pedalata all’indietro per tendere la catena e l’ho fatta cadere. I miei meccanici sono stati bravi a sistemarla all’ultimo secondo».
Il nervosismo è evidente, ma si riesce a risolvere il tutto appena 20” prima del via. Lo start è al velodromo Oerlikon dove c’è tanta gente. Il percorso (46,1 km) è vario: veloce nella prima parte, poi la storica salita del campionato di Zurigo. Ancora un altro strappo e una discesa pericolosa sul filo dei 100 all’ora o poco sotto, infine l’ultimo settore in pianura.
Evenepoel viaggia sempre al comando, ma Filippo Ganna è subito dietro. La performance dell’azzurro non era del tutto scontata visto che Pippo, dopo il doppio podio olimpico, aveva dovuto rifiatare. Il 28 agosto inoltre si era pure ritirato dal Renewi Tour in condizioni non ottimali.
Al 13° chilometro Remco ha 6”70 su Ganna. Dopo 26 km il vantaggio del belga sale a 9”20 e a 36 km va a 19 secondi. Filippo tuttavia non molla. Il finale straordinario dell’azzurro lo porta persino a riprendere Primoz Roglic (sottotono, solo 12°). Ganna negli ultimi dieci minuti di gara recupera 13 secondi a Evenepoel con una superba gestione delle forze. Il belga vince per soli 6”43.
Degli ultimi sette confronti tra Ganna ed Evenepoel il fiammingo ne porta a casa sei, anche se quest’ultimo con il minore dei distacchi. Insomma, anche stavolta Filippo è secondo dopo due Mondiali, l’Olimpiade e la crono inaugurale del Giro 2023 con annessa maglia rosa.
«Un’altra maglia iridata mi sarebbe davvero piaciuta ma Remco è stato spettacolare – dichiara Ganna -. La vera felicità è la seconda bandiera italiana sul podio: poco tempo fa non era immaginabile. Edoardo è uno dei miei migliori amici nel gruppo. In Nazionale dividiamo la camera da dieci anni, siamo cresciuti assieme. Svolgiamo lo stesso lavoro per capitani di team diversi. Qui a Zurigo abbiamo potuto esprimere in maglia azzurra il nostro potenziale con una grande prestazione».
Sul gradino più basso del podio sale Edoardo Affini undici giorni dopo l’oro europeo. Il mantovano è settimo al primo intertempo, poi va sempre in crescita, supera anche Jay Vine (caduto) e si va a prendere un bronzo bellissimo.
«Puntavo a un posto nei primi dieci – aggiunge Affini -. Il bronzo è qualcosa di speciale e dividere il podio con Pippo e Remco un’emozione pazzesca».
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