POGACAR VINCE SUI PIRENEI, VINGEGAARD INSEGUE E PERDE TERRENO.
L’istinto del campione in maglia gialla accompagnata da una tattica di squadra eccezionale, scombussolano i piani degli avversari. Tra tutti Vingegaard ed Evepoel.
«Questa vittoria la dedico ai miei compagni di team – dichiara Pogacar -. Il piano era di arrivare a sprintare sul finale. Tuttavia l’arrivo in solitaria è stato molto meglio. Voglio mantenere questa forma atletica fino alla fine insieme ovviamente alla leadership. Vincere una tappa al Tour è coronare un sogno che avevo sin da bambino. Riguardo al fatto di poter raggiungere il numero di vittorie di Cavendish, credo per me sia impossibile. Ma proverò ad accontentarmi della maglia gialla».
Nella tappa del Tourmalet e Plat d’Adet la sfida tra i fantastici due inizia gli ultimi quattro chilometri. Pogacar attacca, Vingegaard si difende su pendenze al 6% non molto adatte al corridore danese.
«Ora entriamo in un terreno che mi si addice di più – aveva detto alla partenza Jonas -. Aspettiamo con ansia i prossimi giorni e non ci sarà spazio per nascondersi». Lo scorso anno Vingegaard sul Tourmalet si vestì di giallo. Oggi il danese si è dovuto difendere da un attacco micidiale del rivale sloveno.
La lotta per la maglia gialla al Tour si fa sempre più serrata. Da una parta Tadej Pogacar, che col suo istinto regala spettacolo, dall’altra Jonas Vingegaard, freddo calcolatore.
Caratteri opposti insomma, ma quando si tratta di spingere in salita i due rivali restano davanti a lottare per scrivere una nuova pagina di storia. Oggi è stato più bravo Pogacar, lo sloveno gode adesso quasi 2 minuti di vantaggio. Considerata la situazione, il team UAE può correre più sulla difensiva.
Domani è un altro giorno. E con la festa nazionale di Francia c’è il duro Col d’Agnes. Il Tour è ancora aperto. Dopo aver visto la morte in faccia il 4 aprile, Vingegaard comunque c’è.
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