A un anno dalla tragica scomparsa di Gino Mader sulla discesa dell’Albula Pass al Giro di Svizzera, un altro ciclista professionista perde la vita.
È successo ieri nella quarta frazione del Giro d’Austria, vinta poi in volata da Filippo Ganna su Diego Ulissi. I due azzurri hanno anticipato il gruppo di testa, senza però sapere cosa fosse accaduto più dietro.
La vittima si chiama André Drege del Team Coop Repsol, squadra Continental impegnata a raccogliere giovani talenti del ciclismo norvegese. I dettagli dell’incidente restano ancora da chiarire.
Nel corso di questa stagione Drege era riuscito a conquistare due corse a tappe. La prima al Tour di Rodi, l’altra alle Isole Egee, oltre a diverse gare in linea vinte in Francia.
Nel 2025 sarebbe dovuto approdare nel World Tour con il team Jayco Alula. Per il Giro d’Austria, che ha 73 anni di storia, si tratta del terzo incidente mortale in corsa. Nel 2023, a Nord del Paese, in una caduta in discesa durante la Junioren Rundfahrt, perse la vita il 17enne veneto Jacopo Venzo.
Drege avrebbe perso il controllo della bicicletta sulla discesa del Grossglockner Pass, affrontata dopo 70 dei 150 chilometri previsti. Giudicato in condizioni disperate dai primi soccorritori, il 25enne è stato subito prelevato da un elicottero. Tuttavia è arrivato all’ospedale di Innsbruck già privo di vita.
Le premiazioni sono state annullate, la decisione se disputare oggi l’ultima tappa verrà lasciata alla famiglia e alla squadra del ragazzo. «André — spiega Fabio Baldato, ds della Emirates di Ulissi — era in avanscoperta, leggermente staccato dai primi. C’è un solo corridore che l’ha visto cadere, la polizia lo sta cercando per capire la dinamica. Noi siamo passati con tutta la squadra forse un minuto dopo e non ci siamo accorti di nulla, probabilmente è precipitato molto in basso. Pare che i soccorsi, allertati da un motociclista, siano arrivati subito, ma lui era gravissimo. La notizia è arrivata quando eravamo già sul rettilineo finale. Siamo distrutti».
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