FENOMENO VAN DER POEL, vince la regina delle classiche in 5 ore 28 minuti e 58 secondi a una media record di 47,8km/h.
La 121° edizione della Parigi Roubaix, l’Inferno del Nord, corona il campione del mondo come il corridore in attività ad aver vinto più gare Monumento.
Van der Poel eguaglia l’impresa del mitico Rik Van Looy, capace di centrare nel 1962 la doppietta Fiandre-Roubaix in maglia iridata.
In un palcoscenico unico al mondo, con 55 chilometri di pietre su un totale di 260km previsti, l’olandese scrive una sceneggiatura da ciclismo eroico.
Quando a 60 chilometri dal termine al settore numero 13, Orchies, di 1,7 km (tre stelle), parte il suo attacco. Una rasoiata secca inflitta a Pedersen, al compagno Philipsen, Politt e altri ancora.
Come da tradizione, anche a questa Roubaix c’è stato un carico enorme di sofferenza. Purtroppo le cadute e le scivolate hanno fatto parte della trama. Vedi l’incidente a Elia Viviani, portato via in ambulanza e Jonathan Milan costretto al ritiro.
Forse la tanto temuta chicane introdotta dagli organizzatori all’ingresso della Foresta di Arenberg, non ha agevolato i corridori. Il gruppo, oramai ridotto ad una quarantina di unità, ha dovuto effettuare una curva a 180 gradi prima dell’ingresso nel tratto in pavé.
Di certo la lotta serrata per accaparrarsi le posizioni di testa con avvenuta selezione non è mancata. Tuttavia, questa gara la si può amare oppure la si odia all’infinito. Fortuna almeno che il tempo clemente ha risparmiato gli atleti dal fango e dalla possibilità di arrivare al traguardo con la faccia sporca di terra.
Mathieu Van der Poel, l’ultimo trionfatore nel velodromo di Roubaix appena un anno fa, realizza così un altro successo. Il Re d’Olanda che cavalca le pietre con leggerezza, nel giro di una settimana concede al popolo del ciclismo uno spettacolo unico. Fenomenale!!!!!
© RIPRODUZIONE RISERVATA