Volandri, Sinner, Musetti, Bolelli, Sonego, Arnaldi. Ecco i nomi del “risarcimento” tennistico azzurro. L’Italia del tennis torna a vincere la Coppa Davis battendo in finale l’Australia di Lleyton Hewitt. A Malaga la nostra Nazionale, è cresciuta giorno dopo giorno. Ha sofferto con l’Olanda nei quarti, ha scoperto la sua vera forza in semifinale contro la Serbia di Djokovic.
In finale contro l’Australia ha giocato con la convinzione e l’energia vincente. Arnaldi ci ha portato sull’1-0. Sinner ha chiuso la partita contro gli Aussie che ci avevano battuto nei tre precedenti in finale, sempre a casa loro e sull’erba.
A Malaga l’Insalatiera d’argento torna in Italia dopo 47 anni. L’ultima volta fu nel 1976 a Santiago del Cile, dove i ragazzi di Nicola Pietrangeli tornarono a casa col trofeo. Il testimone ora è passato in ottime mani. Quelle di Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi, Lorenzo Musetti, Simone Bolelli e Matteo Berrettini presi per mano in questi anni dal capitano Filippo Volandri.
Ad accompagnare gli azzurri c’è il capitano di un tempo, arrivato fino a Malaga per celebrare la nuova generazione di eredi. «Una squadra giovane e forte, con un Sinner invincibile», ha dichiarato Pietrangeli oggi 90enne. Jannik, il fuoriclasse, capace di portare sulle proprie spalle il peso di una intera nazione.
Jannik non è più il futuro, ma una realtà presente. È l’uomosimbolo di questa Italia ed è entrato nella storia del nostro sport senza aver ancora vinto uno Slam. Perché la Davis è una vittoria pesante come i 105 chili dell’Insalatiera che dal 1900 premia la miglior Nazionale di tennis del mondo. Rivedremo il tennista Rosso da gennaio a Melbourne, negli Australian Open, in una stagione che lo vedrà impegnato anche all’Olimpiade di Parigi 2024.
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