Allegri è un allenatore che ama disporre di una squadra fisica, muscolare e potente. Probabile che Max, non abbia ancora deciso di cambiare schemi tattici, restando così attaccato al simbolo del classico calcio.
Tra gli acquisti della Juventus e dei possibili arrivi in casa bianconera, la sensazione è che si stia puntando più a una squadra fisica. Vedi i vari Locatelli, Weah e Kostic. Giocatori possenti. Oppure Gatti, Bremer e Danilo che in difesa, sono dei giganti.
In attacco Allegri vuole Lukaku al posto di Vlahovic. In pratica la Juve rimarca il solito stile. Cioè, privo di innovazioni e vie alternative. D’altronde, i bianconeri in Italia, hanno sempre insistito su questa linea classica, forte dei tanti scudetti conquistati.
Allegri gioca un calcio obsoleto, non aggiornato, che in Europa non si utilizza più da anni. Nelle coppe internazionali ad esempio, si cerca il dominio del campo, si fa pressing, si tenta di avere il possesso del pallone. Tutte cose che a Max non interessano: lui punta al risultato, all’efficacia e non alla bellezza.
Tra i tifosi gira non poco dissenso sulla oramai cessione di Vlahovic in cambio di Lukaku. Per il tecnico, forse, il belga è più utile del serbo. Lukaku, ai fini di Allegri è funzionale, perfetto per quel calcio che la Juve propone da quasi mezzo secolo.
Quest’anno con l’esclusione dalle coppe, la Juve può concentrare tutto sul campionato. Un vantaggio non da poco, perché l’allenatore, ha la possibilità di programmare un’intera settimana di lavoro senza partite in mezzo.
Le squadre impegnate in Europa, hanno meno energie fisiche. La Juve, al contrario di Napoli, Milan e Inter, può effettuare una preparazione mirata a ogni match. Tenere una squadra muscolare per Allegri, è importante perché dove non si arriva con il gioco, subentra la forza fisica.
Le formazioni di Max in genere, godono di una netta supremazia in fase difensiva. Le azioni d’attacco sono lasciate alle invenzioni dei singoli. E se questi trovano la strada per il gol, tutto ok.
Se, invece, fanno fatica oppure non sono disponibili per infortunio (ad esempio Pogba), allora diventa un problema. Ma alla base dei moduli di gioco della Juve c’è una filosofia ben precisa, che prevede la vittoria prima dello spettacolo.
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