Pogacar e il grido della Vittoria

IL GRIDO DI POGACAR, A CANCELLARE QUEL GIORNO DI CIRSI. CICCONE RIPORTA IN ITALIA LA MAGLIA A POIS DOPO 31 ANNI. VINGEGAARD CONQUISTA IL SECONDO TOUR. OCCHIO A GALL PER LA PROSSIMA GRANDE BUOCLE!!!

Il Tour dei fenomeni. Pogacar oggi ha avuto la forza di reagire. Vittoria numero 11 in carriera al Tour per lo sloveno. Ennesima sfida di nervi con la rivincita del portacolori del Team UAE. Ottima prestazione di Felix Gall. L’austriaco, vincitore a Courchevel, in una giornata non facile, riesce a tenere il passo dei due marziani. Vingegaard e Pogacar.

photo Luca Bettini/SprintCyclingAgency©2023

«Dopo giorni di sofferenza, finalmente ecco un’altra vittoria di tappa – commenta Pogacar -. Ho dato il massimo perché sentivo di poter vincere. Sul finale è stato importante far rientrare Adam Yates. Ragione per cui gli ultimi chilometri, ho smesso di tirare. L’aiuto di Adam è risultato prezioso in vista della volata. Il ricordo peggiore a questo Tour? Sul Col de Rose. Devo comunque dire grazie a Marc Soler, per la sua vicinanza in un momento difficile».

La 20^ e penultima tappa del Tour de France, come sempre, ha saputo trasmettere grandi emozioni. Belfort – Le Markestein. Una frazione corta, 130 km, con un dislivello di 3.500 metri.

Sin dal primo chilometro il gruppo parte a tutta. Facile credere che Vingegaard e Pogacar, abbiano scelto di puntare al successo di tappa. Una caduta in discesa poi, coinvolge Sepp Kuss e Carlos Rodriguez. Il corridore iberico, quarto della generale, riparte ma con un occhio sanguinante.

A Giulio Ciccone non resta che infilarsi nella prima fuga e cercare di vincere sul Ballon D’Alsace e sulla Croix De Moinats. L’atleta abruzzese coglie così l’attimo decisivo. Aiutato da Pedersen prima e Skjelmonse dopo, Ciccone entra nel gruppetto di testa.

L’azzurro passa per primo sul Ballon d’Alsace (11,5 km al 5,2%). Col de la Croix des Moinats (5,2 km al 7%). Col de Grosse Pierre (3,2 km all’8%) e Col de la Schlucht (4,3 km al 5,4%). La maglia a pois è sua. L’ultimo italiano a conquistare la classifica del miglior scalatore è stato Claudio Chiappucci, ben 31 anni fa.

«Che gioia la maglia a pois – dichiara Ciccone -. Per prenderla sono sempre andato al limite della mie possibilità. Adesso la porto in dono a Jovanotti, il mio cantante preferito. L’ho sentito via messaggio, mi segue e fa il tifo dall’ospedale dove è ricoverato per la caduta in bici. Al suo party-concerto del 2022 ho chiesto la mano di Annabruna, mia moglie da un mese. Ho realizzato un sogno: viaggio di nozze, con la maglia a pois nella valigia».

Sul durissimo Petit Ballon (9,3 km all’8,1%) scollina primo Thibaut Pinot! Il francese, regala emozioni con uno splendido attacco tra la sua gente. Ad applaudirlo sono in migliaia. Per Pinot, questo è il suo ultimo Tour.

Sul Col du Platzerwasel (7,1 km all’8,4%), si forma un terzetto con Pogacar, Vingegaard e Gall. L’austriaco passa primo sul GPM. A 15 secondi dal trio, seguono i fratelli Yates.

Al chilometro finale, in cinque si giocano l’ultima tappa alpina del #TDF2023. Risultato? Pogacar, Gall e Vingegaard. Bravi i gemelli Yates.

Classifica del Tour: Vingegaard, Pogacar(maglia bianca) e Adam Yates. Philipsen, maglia verde di miglior velocista. Giulio Ciccone, maglia a pois come miglior scalatore!!!

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