Dopo gli scivoloni in Argentina, Usa e Francia, Bagnaia riprende il filo vincente. Il pilota Ducati allunga in classifica, spingendo la Desmosedici come nessun altro. Gli avversari faticano. Le Aprilia fanno rientro a casa ridimensionate. Sesto Espargarò, dodicesimo Vinales, così come le Ktm di Binder e Miller.
Peggio le moto giapponesi. Marquez, scivolato a inizio gara, ha inviato messaggi preoccupati ai vertici della Honda. Le scarse prestazioni della Yamaha di Quartararo, undicesimo, non fanno nemmeno più notizia. Le Ducati volano e Bagnaia sembra imprendibile. Il primo avversario del piemontese al momento è lui stesso.
L’acuto della sua Ducati, il terzo su sei gare quest’anno, arriva al Mugello. Immerso da un bagno di folla con tanto di invasione finale, Pecco si è emozionato per una scena che la pandemia aveva oramai fatto dimenticare. «La più bella emozione vissuta finora — ha raccontato —. Vedere le tribune piene, i cori, gli inni e i fumogeni già prima della partenza. L’invasione della pista alla fine, è stato tutto fantastico».
Un successo cristallino, pole e primo posto nella gara sprint, e poi fuga vincente nel Gran premio di casa. In gara ha gestito in scioltezza la corsa, dopo aver liquidato Miller scattato in testa al via e Martin. «Ho spinto subito per scrollarmi di dosso i miei avversari» ha spiegato Pecco che ha portato a 46 i podi conquistati in tutte le classi.
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