Con la Milano Sanremo, inizia la vera sfida tra i giganti. Pogacar, Van Aert, Van der Poel e non solo. Per la cronaca in gara, gli ultimi 80 km sull’Aurelia, le folate di vento hanno toccato i 45 km all’ora. Ma in generale il vento è stato a favore nel tratto di lungo mare.
Come sempre nella Classicissima, i rapporti e la potenza nelle gambe l’hanno fatta da padrone. Anche le cadute non sono mancate. A farne le spese per primi sono Bittner, Benedetti, Bennett e Dinham, vittime di un porta bici posizionato a lato della strada.
Altra caduta poi, ma per fortuna senza conseguenze, quella tra Tratnik (Jumbo-Visma) e Kwiatkowski. Quest’ultimo si è visto appoggiare il piede a terra.
Dopo 264 km il gruppo riprende i fuggitivi: Alessandro Tonelli, Samuele Zoccarato (Green Project – Bardiani). Mirco Maestri, Samuele Rivi (Eolo-Kometa). Alexandr Riabushenko (Astana), Jan Maas, Alexandre Balmer (Team Jayco – AlUla). Aloïs Charrin (Tudor Pro Cycling Team) e Negasi Haylu Abreha (Q36.5)
A 27 km dall’arrivo inizia la Cipressa. Gli azzurri Ganna e Bettiol pedalano nelle prime posizioni, mentre Ulissi in testa al gruppo lavora per Pogacar. Il forcing di Ulissi miete vittime. Perdono contatto dal gruppo Mozzato, Velasco, De Lie e Fernando Gaviria.
L’andatura della UAE è davvero sostenuta. L’azione della squadra di Pogacar, sembra essere studiata al dettaglio. Bene anche il forcing della Bahrain con Pasqualon a menare sul Poggio. A 6 km dalla conclusione, dopo lo splendido lavoro di Wellens sull’ultima salita, parte lo sloveno Pogacar. Dietro di lui si accodano Ganna, Van Aert e Van der Poel.
Quest’ultimo scatta sullo scollinare e guadagna un paio di secondi prima di affrontare la discesa. Gli ultimi km per l’olandese sono una passerella. Il suo vantaggio aumenta sempre più. Inutile la rincorsa dei tre inseguitori.
Per Ganna, Van Aert e Pogacar ormai non resta che giocarsi la piazza d’onore. Van der Poel vince la Milano Sanremo. Lo sconfitto di giornata è di certo Pogacar. Seconda posizione per uno straordinario Filippo Ganna. Chiude al terzo posto l’altro sconfitto, Van Aert.
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