TDF, 10^ tappa a Nielsen, Pogacar resta in giallo.

La decima tappa del Tour de France, sembra essere disegnata apposta per gli attaccanti. Con partenza da Morzine e arrivo a Megeve, i corridori hanno affrontato una giornata intensa. Vedi i 4 Gpm posti in una frazione breve di 148 km. L’arrivo sull’eliporto di Megeve, di 19 km al 4% e punte al 7%, non è stato un richiamo per scalatori puri.

A vincere ci pensa Magnus Cort Nielsen. Bravo a recuperare gli ultimi 50 metri il gap su Nick Schultz. Il danese dal baffo biondo, mette a segno il colpo di reni vincente, in seguito a un testa a testa contro l’australiano. Nei giorni precedenti Nielsen, aveva cercato di raccogliere gloria provando a vincere da lontano.

Su 1650 km percorsi ad oggi dal gruppo, ben 637 chilometri sono stati coperti dalle fughe di Magnus Cort. Sul palco delle premiazioni ci è salito pure il danese, vestendo la maglia a pois. Ma Nielsen, sapeva che non sarebbe mai riuscito ad onorarla fino a Parigi. Certi vessilli se li prendono gli scalatori, e lui non l’è.

A 37 km dalla fine, la corsa si ferma. Un manipolo di manifestanti protesta contro i cambiamenti climatici. La Grande Boucle come sempre è al centro dell’attenzione. Non a caso riesce ad attirare ogni anno milioni di spettatori. Sia dal vivo che in tv. D’altronde, il ciclismo passa per le strade, attraversa canali televisivi, radio e social. Non è uno sport che si può rinchiudere in luoghi distanti dalla realtà quotidiana.

Dopo dieci minuti di stop, il primo a ripartire è Bettiol, in quel momento solo al comando. A una ventina di secondi c’erano gli altri fuggitivi di giornata. L’azzurro compagno di team di Nielsen, viene poi ripreso. A 7 km dal termine, il gruppo maglia gialla fa registrare un distacco di oltre 9 minuti.

Tadej Pogacar riesce poi a tenere la leadership per soli undici secondi da Lennard Kämna. Il tedesco faceva parte dei fuggitivi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.