Il giorno della prima vera salita al Tour de France è arrivato. Per la sesta volta in 11 edizioni, La Planche des Belles Filles, appare alla settima tappa di 176,5 km con partenza da Tomblaine.
La salita odierna misura 7 km ed ha una pendenza media all’8,7% e un dislivello di 608 metri. La pendenza massima è del 24%. Inoltre, l’ascesa presenta un tratto in sterrato. L’arrivo si trova sulle alture dei Vosgi, nella regione della Borgogna-Franca Contea. Quanto ad altitudine, si sale a 1.140 metri.
Nel 2012, su La Planche des Belles Filles, Chris Froome ottenne il primo successo in Francia, mentre Vincenzo Nibali giunse quarto. E nel 2014, il siciliano, arrivò ad indossare il giallo sopra il tricolore. Il 2017 fu la volta di Fabio Aru che, da campione d’Italia, riuscì a staccare tutti. Altro successo italiano, nel 2019, con Giulio Ciccone, che grazie ad un piazzamento d’onore, finì col vestire la maglia gialla.
Nel 2020, Tadej Pogacar ribaltò il Tour nella cronoscalata. Ed è lì che lo sloveno, ha cominciato a mostrare a tutti, il suo talento da dominatore del ciclismo internazionale.
Per la prima volta Tadej, a soli 22 anni, vestì di giallo. Lo sloveno sbaragliò il connazionale Primoz Roglic, volando nei 36 km di cronometro, con salita finale. Da 57″ di ritardo, Pogacar si ritrovò a più 59″ di vantaggio, dopo una prestazione memorabile.
Ai piedi della salita, in testa ci sono alcuni fuggitivi della prima ora. Maximilian Schachmann e Lennard Kämna (Bora-Hansgrohe), Simon Geschke (Cofidis), Luke Durbridge (BikeExchange), Dylan Teuns (Bahrain-Victorious) e Cyril Barthe (B&B).
Durante l’ascesa, Kämna se ne va lasciando sul posto Geschke. Per Lennard Kämna, restano ancora due km, il tedesco ha 48″ di vantaggio. Intanto, nel gruppo maglia gialla restano tutti i migliori a parte Vlasov.
Ma negli ultimi 900 metri, quelli in sterrato cambia tutto. Nel plotone principale, termina il lavoro Majka per Pogacar. Lo sloveno dà una prima accelerata per mettere alla frusta il gruppo. Con lui ci sono Vingegaard e Roglic.
Dietro di loro seguono Thomas, Yates, Martinez, David Gaudu ed Enric Mas. A 150 metri prima della linea d’arrivo, parte Vingegaard e riprende Kämna. Ma lo sprint non è finito. Pogacar infatti non molla, e gli ultimi 10 metri lo sloveno passa il danese beffando ancora una volta tutti.
Dopo il successo di ieri a Longwy, la spiegazione della fame di vittorie da parte di Pogacar, sta nella risposta più semplice. “Seguo ciò che succede in gara. E mi piace sempre vincere una corsa”.
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