Vince la Ferrari di Sainz, al GP numero 150 in F.1 sulla pista di Silverstone, dove il Cavallino colse il 14 luglio 1951 la prima vittoria iridata. Carlos Sainz si toglie l’etichetta di eterno secondo, cucita addosso due anni fa a Monza dopo la vana rincorsa a Pierre Gasly.
Nonostante una sbavatura a inizio gara che ha aperto la porta a Verstappen, lo spagnolo ha corso veloce e aggressivo. Merito di una certa tenacia e fiducia in se stesso, che hanno trovato finalmente il premio più grande.
Difficile per i tifosi gioire a pieno, perché Leclerc, che poteva guadagnare parecchi punti su un Verstappen in difficoltà, ha chiuso solo quarto. E non per colpa sua. Come a Monaco, Charles è rimasto vittima delle circostanze e delle decisioni del muretto box di Maranello.
Senza l’imprevisto della safety-car, entrata in pista per lo stop della Alpine di Ocon, forse Leclerc avrebbe conquistato il GP senza problemi. La malasorte, a 13 giri dalla fine, ci ha messo del suo. Di fronte a una situazione non preventivata, il muretto del Cavallino, ha preso ancora una volta una decisione discutibile. E questo, è avvenuto sacrificando il pilota messo meglio nella classifica Mondiale, al punto da impedirgli di giocarsi la corsa.
Quando è tornato sul tracciato, dal box hanno provato a chiedergli l’ennesimo favore. Ma lo spagnolo ha fatto di testa sua: «Non chiedetemi questo», ha replicato senza farsi troppi problemi. Dai box gli avevano suggerito di prendere dieci vetture di distanza dalla Ferrari numero 16. Questa mossa avrebbe consentito a Leclerc di guadagnare il tempo necessario per riscaldare le gomme dure.
Sainz, ha fatto leva sulla minaccia incombete alle sue spalle di Perez ed Hamilton, andando perciò all’attacco del compagno.
I due hanno dato vita un duello che ha tenuto il box del Cavallino con il fiato sospeso per qualche km. Ma la maggiore aderenza delle gomme soffici ha avuto la meglio e Carlos ha potuto coronare il sogno.
“È fantastico aver ottenuto la prima vittoria, non lo dimenticherò mai. Era la mia opportunità e alla fine ce l’ho fatta”, ha commentato Sainz dopo aver tagliato il traguardo.
“Silverstone è sempre stato un posto speciale dove ho ottenuto la mia prima pole e la prima vittoria con le monoposto. Dal punto di vista mentale è stata una delle gare più difficili che abbia mai corso. In pratica ho dovuto gestire i distacchi, combattere in pista, affrontare la seconda partenza. Questo mi ha portato a faticare un po’ con il sottosterzo. E nel secondo stint, è stato anche necessario risparmiare carburante, altrimenti non sarei arrivato in fondo. Quando è entrata in pista la Safety Car sapevamo che cambiare le gomme era fondamentale dato che le mie erano piuttosto vecchie. Al restart avevo gomme fresche. Mi sono così trovato a lottare con il mio compagno di squadra. Nel sorpassare Charles ho cercato di essere il più pulito possibile. E grazie al carburante risparmiato dietro la Safety Car, abbiamo potuto spingere fino alla fine”.
Tuttavia Sainz non è stato impeccabile, facendosi sorprendere al via dalla Red Bull numero 1 che aveva il vantaggio di montare mescole di gomma morbida. Al contrario sulla sua Ferrari c’era un treno di medie, perciò meno prestanti allo scatto da fermo.
Ma la prima vittoria ha rilanciato anche le ambizioni iridate di Sainz che si trova a soli 11 punti da Leclerc. In chiave campionato sarà anche curioso comprendere il ruolo che potrà avere la Mercedes: le ultime novità hanno messo le ali a Hamilton. Ora è da chiedersi se Silverstone è solo una parentesi o se davvero le frecce d’argento sono tornate.
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