Dopo un anno trascorso a Londra, Lukaku riabbraccia il popolo nerazzurro. Il richiamo dell’Italia nei suoi confronti ha avuto la meglio. Ad agevolare il rientro a Milano, è stato il difficile rapporto con l’allenatore del Chelsea, Tuchel.
Fino a ieri sembrava impossibile che Lukaku potesse tornare all’Inter. Tuttavia, il gigante belga non voleva buttare via un’altra stagione, per quanto ben retribuita. L’affondo decisivo si è materializzato alla presenza dell’avvocato Sebastien Ledure.
È lui, l’uomo di fiducia di Lukaku dopo la rottura con l’agente Federico Pastorello, ad aver condotto in prima persona la trattativa. Sostituito alla dirigenza del club inglese, Ledure è riuscito a mettere in piedi un dialogo che altrimenti sarebbe stato impossibile.
Venduto per 115 milioni un’estate fa, l’Inter se lo riporta a casa. A fine dicembre l’affare sembrava impossibile, quando il belga per la prima volta esternò il suo malcontento nei confronti dell’allenatore del Chelsea, Thomas Tuchel.
Pur di rientrare all’Inter, Lukaku si è ridotto sensibilmente l’ingaggio, passando da 12 milioni di euro garantiti dai Blues, a 8.5 che guadagnerà a Milano.
L’Inter, con questa mossa, ha esternato il bisogno di un centroavanti capace di segnare. Edin Dzeko, per esempio, riguardo a tecnica e presenza scenica su tutto il fronte offensivo è di certo sontuoso. Ma non è un vero e proprio nove.
Nessuno mette in discussione Dzeko. Tutti gli indizi però, portano a lui come destinato a salutare Milano, oltre al già epurato Sanchez e a Correa comunque in bilico.
Mettiamoci anche Lautaro Martinez come non il più classico degli arieti. È vero che nella prima parte della scorsa stagione, il gruppo di Inzaghi dava l’idea di divertirsi coinvolgendo più giocatori. Ad ogni modo, il progetto tattico nerazzurro, ha messo poi a nudo i propri limiti. Ciò è avvenuto quando si è attenuata l’intensità dell’azione a tutto organico.
A seguire la trattativa passo dopo passo ci hanno pensato Beppe Marotta, Piero Ausilio e il presidente Steven Zhang. E pure Simone Inzaghi, che ieri in sede non ha solo firmato il rinnovo, ma anche assistito all’evoluzione positiva della situazione.
Non ci sono stati momenti di tensione. La strada era spianata, l’Inter aveva già capito nella giornata di lunedì che il sì non sarebbe più sfuggito. In pratica era solo una questione di tempo.
A 29 anni Lukaku ha voglia di rivincita e di riportare lo scudetto nella bacheca nerazzurra. Per il rilancio si affida a Simone Inzaghi. Tra i due è nata subito sintonia. Il ritorno di Lukaku rimette l’Inter in pole position per lo scudetto.
La coppia con Lautaro è collaudata, il tridente con Dybala sarebbe una potenza di fuoco non indifferente anche per la Champions. L’Inter dovrà far spazio all’argentino e concentrarsi ora sulle cessioni. La più dolorosa sarà Milan Skriniar, il Psg offre 55 milioni, i nerazzurri sono fiduciosi di arrivare a 70. Il primo regalo è arrivato: Lukaku, il Re di Milano, è tornato.
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