Fuga sulla Marmolada, quando Pantani e Guerini scrissero la storia

Siamo alla resa dei conti: oggi il Giro si vince o si perde. Probabilmente sarà il Fedaia a mettere la parola fine alla sfida tra Carapaz e Hindley. 

E proprio nella tappa della Marmolada, che durante il Giro d’Italia del 2 giugno 1998, Marco Pantani e Giuseppe Guerini, cambiarono la storia del ciclismo. 

Quando dopo 45 km di fuga, sulla montagna più dura, il bergamasco vinse a Selva Gardena la 17esima tappa, andando a conquistare la sua prima e unica vittoria in carriera al Giro d’Italia. Dietro di lui, in piazza d’onore giunse il Pirata: Marco andò poi a vestire la sua prima maglia rosa fino alla conquista del Giro. 

Oggi c’è Belluno-Marmolada(Passo Fedaia), di 167km e 4.490 metri di dislivello, con il Pordoi-Cima Coppi, la picchiata verso Caprile. 

Il Passo di san Pellegrino è una 1° categoria, 18,5km al 6,2 col tratto finale al 9% e punte al 15% dopo Falcade. 

Il Pordoi di 1° categoria, 12 km al 6,8% punte al 10%, è la gustosa premessa al capitolo decisivo della storia, l’ascesa al Fedaia 1° categoria al 7,6% di pendenza media, ed il tratto finale costantemente sopra l’11% con picchi del 18%.

In pratica, tra Malga Ciapela e la Capanna Bill, gli ultimi 2.800 metri sono il tratto più duro.

Tornando a quel 2 giugno 1998, quando Tonkov provò ad accelerare e Pantani gli andò subito dietro seguito da Guerini. Il russo poi non riuscì a tenere il ritmo. Restarono così al comando i due italiani. Il Pirata infine, tirò per tutta la Marmolada con Guerini a ruota. 

 

La coppia al comando, si vide affrontare la prima parte di Malga Ciapela (muro di 3 km) tra due ali di folla. Il 1998 per Pantani, fu l’anno d’oro, grazie alla prestigiosa doppietta Giro-Tour. 

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