Nella prima frazione di montagna del Giro d’Italia, la Trek era pronta a cedere la leadership a Giulio Ciccone. Tuttavia, il tonfo senza alibi da parte del portacolori abruzzese, ha dato il definitivo via libera a Lopez Perez.
Dopo la debacle di Ciccone, (+9’26” al traguardo) il ragazzo di Lebrija (Andalusia) è riuscito a chiudere la scalata del Blockhaus 15° a 1’46” dal vincitore Jay Hindely.
«Fatica bestiale, vivo alla giornata, nemmeno io so cosa aspettarmi» le parole dello spagnolo dopo la corsa. Caduto durante la scalata per un contatto fortuito con Oomen, la maglia rosa in uno scatto d’ira gli ha poi lanciato contro la borraccia. «Mi scuso, mi sono sentito buttato fuori strada, ho messo il piede a terra, ho perso la testa» dirà lo spagnolo a fine tappa, per correttezza, ma anche per evitare una squalifica.
Nessuno credeva che Juanpe potesse arrivare così lontano e invece si è meritato i gradi di capitano sul campo. Vedi la rincorsa sfinente al gruppo di testa, contro gli uomini di classifica affamati di maglia rosa. Primato che lo spagnolo non vuole più mollare.
«Ho fatto uno sforzo mentale enorme per mantenere la concentrazione e non lasciarmi andare sul Blockhaus, sono salito con il mio ritmo: le gambe c’erano. La caduta mi ha frenato, sono incolpevole, ma nella posizione di leader sono obbligato a dare tutto».
E con una classifica apertissima, l’obiettivo per Lopez è di tenersi cucita la maglia rosa fino alle Alpi. Un ambizione non facile, visto che in classifica ben otto corridori sono racchiusi in 54 secondi.
Oggi la tappa più breve del Giro d’Italia (Santena – Torino, 147km) ha ben 3000 metri di dislivello: Superga, Maddalena e finale mozzafiato. Dunque, se Lopez Perez vorrà ancora tenere la prima posizione nella generale, è obbligato a stare con i migliori.
Nel frattempo, il boss della Trek, Luca Guercilena, si coccola il suo gioiellino, aspettando le montagne storiche del Giro, e vedere fin dove Lopez, potrà tenere la leadership.
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