Inter sprecona si ferma a Bologna

A quattro giornate dalla conclusione della Serie A, il Milan torna padrone del campionato: se Pioli vincerà almeno tre partite, pareggiando la quarta, sarà campione d’Italia.

L’Inter, sul più bello, nella partita attesa 111 giorni, sbanda ed esce di strada. Una sconfitta brutale, che equivale a una condanna: Inzaghi non è più padrone del proprio destino. Il lungo e appassionante derby per lo scudetto è diventata una specie di romanzo: facile ora prevedere ulteriori colpi di scena nelle ultime quattro giornate. 

Tra un mese, anzi meno, sapremo se Bologna è stata fatale all’Inter; di sicuro la squadra di Mihajlovic – che continua a guidare e motivare da lontano i suoi calciatori, ha riconsegnato potenzialmente lo scudetto nelle mani del Milan.

Il match: 

l’Inter era in vantaggio grazie a una rete bellissima di Perisic. Il croato, splendido nel gioco, ha lasciato immaginare che il raddoppio fosse imminente. È invece, come un lampo inatteso in una giornata di sole, ecco arrivare il pareggio di Arnautovic. Un colpo di testa che ha cambiato la partita, tanto da togliere certezze ai nerazzurri, in uno dei uno dei campionati più imprevedibili che si ricordino. A rendere terribile la notte di Inzaghi, già nera, è stato il clamoroso errore di Radu, schierato all’ultimo momento per l’indisponibilità di Handanovic. 

Il suicidio di Radu, titolare per la prima volta in campionato per l’infortunio di Handanovic ai muscoli addominali, regala a Sansone il tocco facile da tre punti. Una papera colossale, molto simile a quella di Buffon contro il Perugia. I compagni consolano il giovane romeno, da Dumfries a Correa, tutti si precipitano intorno a lui. Inzaghi lo difende come può: «Ha fatto uno svarione che ci ha penalizzato. Ma se fossimo andati sul 3-0 dell’errore del portiere adesso non parlerebbe nessuno. Lui si allena sempre bene e resta un ottimo portiere».

Uno svarione che non ha solo frustrato le possibilità di successo dell’Inter, ma che concede al Milan un fondamentale vantaggio in più: se i nerazzurri avessero conquistato almeno un punto a Bologna, la squadra di Pioli avrebbe dovuto vincere sempre per avere la certezza aritmetica dello scudetto; adesso non è più così, ai rossoneri bastano dieci punti sui dodici disponibili. 

E ora come si svilupperà il duello tra Milan e Inter?

Se fossero squadre perfette, o quasi, Pioli potrebbe sentirsi vicino al traguardo: non ha un calendario agevole, i nerazzurri lo hanno probabilmente un po’ meno complicato, ma sarebbe comunque difficile ipotizzare la rimonta di chi oggi è staccato di due punti e deve recuperarne tre. Questo campionato, invece, invita a non sottovalutare alcun ostacolo. A partire da domenica tra Milan vs Fiorentina, e Udinese vs Inter. 

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