La nuova Colnago C68, è di sicuro un’opera d’arte artigianale del “made in Italy” concepita con una nuova tecnica di produzione per le bici in carbonio. A differenza dei precedenti telai, non parliamo di tubi, ma moduli interi.
Il nuovo C68 viene così realizzato attraverso più parti. In pratica, i tubi che già “inglobano” le congiunzioni stesse, vengono poi incollate a mano.
Colnago C64, con sistema a congiunzioni
Per rendere meglio l’idea, il sistema a congiunzioni del “Progetto C” apparteneva alla gloriosa Colnago C40, fino ad arrivare alla C64.
Pertanto, al posto delle congiunzioni, troviamo direttamente dei “moduli”, costruiti dalla Faps. Azienda di Pordenone che realizza dal 1999 per Colnago parti del telaio denominati Progetto C. A differenza dei precedenti telai, non parliamo quindi di tubi, ma di moduli interi.
La scatola del movimento centrale della C68 include, il piantone, gli inviti per il carro e l’obliquo che comprende il tubo sterzo. Inoltre, rispetto alla C64, le forme dei tubi sono più aerodinamici.
Questo aspetto cosa comporta?
In termini di prestazioni, si tratta di una bici comoda ma non troppo. Di sicuro il mezzo è reattivo. Anche se su strada si comporta meno di una bici da gara (non possiede una reattività da monoscocca). Tuttavia il comfort è minore rispetto a una bici da cicloturismo. Le nuove geometrie aiutano comunque a trovare l’assetto ideale e di conseguenza, rendono stabile il feeling di pedalata: sia in fase di spinta che di guida in discesa. Magari, la prima impressione è di trovarsi in confidenza con il mezzo sin da subito.
Differenza tra C68 e V3Rs?
La nuova C68, quale top di gamma della Colnago, si affianca alla V3Rs realizzata in monoscocca. La serie V a differenza della gamma C, tiene maggiormente conto della rigidità torsionale. Non a caso è il mezzo usato dai professionisti in gara.
La C68 invece, si avvicina meglio alle esigenze dell’appassionato, senza però tralasciare le prestazioni nel suo complesso. Ragione per cui non è detto che un semplice amatore, possa apprezzare a pieno le qualità tecniche della C68.
Uno dei vantaggi più significativi di un telaio modulare (non monoscocca), è la possibilità di personalizzare le misure sulle esigenze dell’utente. Si tratta di un elemento distintivo che sarà possibile esclusivamente con un telaio in edizione speciale in carbonio e titanio. La cosa ovviamente, presenta un costo decisamente maggiore.
Perché Colnago ha deciso di realizzare parti in titanio?
In una nota la casa di Cambiago spiega che il titanio è il miglior materiale stampabile in 3D, ed è uno dei pochi elementi compatibili con la fibra di carbonio nell’ingegneria meccanica. In pratica, le due parti di giunzione che si innestano sul tubo orizzontale in corrispondenza di tubo sterzo e snodo sella, sono realizzate in titanio stampato in 3D.
Colnago C68Ti
Si parte da delle polveri di titanio e poi arriva il laser, che microstrato dopo microstrato fonde quelle polveri e dà una vita solida al disegno del pezzo desiderato. Al punto da presentare spessori di 0,75 millimetri e persino dei rinforzi laterali, quasi impossibili da ottenere mediante trafilatura tradizionale.
La nuova Colnago C68 è dotata di movimento centrale T47, passaggio cavi integrato e serraggio sella nascosto. Il reggisella è lo stesso della V3Rs. La forcella è leggera, ridiga e si muove sui cuscinetti della serie sterzo CeramicSpeed SLT garantiti a vita che fanno parte del kit telaio.
Come tutti i mezzi d’alta gamma, non poteva mancare il manubrio integrato in composito, totalmente monoscocca e non ottenuto da due parti unite. Con lunghezze di attacco da 8 a 14 centimetri (il cui angolo è di -6°) e larghezze di curva da 37 a 43 (ogni 2 centimetri) sarà proposto in 16 combinazioni diverse.
Prezzi
Passiamo alla nota dolente. Il prezzo del kit telaio C68 è di 5mila 650 euro. Qualora si voglia optare per il kit telaio carbonio/titanio si sale a 6mila 600 euro. A queste cifre si possono poi aggiungere altri 1.200 euro, nel caso si voglia personalizzare il colore.
Diverso il discorso riguardo la bici completa. Per esempio, una C68 con cambio Shimano Dura-Ace R9200 12v e cerchi Shimano Dura Ace C50, costa sui 14.065,00 Euro. La bici in questione compresa di pedali, ha un peso di 7,5kg. Completa di Campagnolo Super Record EPS 12v – cerchi Bora Ultra WTO 45, viene sui 15.770,00 Euro. Con Sram Red AXS Etap 12v e ruote Zipp 303 Firecrest, 13.260,00 Euro.
Per quanto concerne la Road Carbon/Titanium, C68Ti completa di super Record EPS 12v e cerchi Bora Ultra WTO 45, costa 16.780,00 euro. Qui il peso è leggermente superiore ai 7,5 kg dato che i moduli sono in titanio. Con Shimano Dura Ace Di2 12v e cerchi Shimano Dura Ace C50, costa 15.225,00 euro. Sram Red AXS Etap 12V e ruote Zipp 303 Firecrest – 14.205,00 euro.
Insomma, di sicuro si tratta di un mezzo davvero per poche tasche.
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