Elisa Longo Borghini, conquista l’inferno del Nord

Elisa Longo Borghini vince la 2° edizione della Paris Roubaix donne. L’azzurra della Trek Segafredo, trionfa sulle strade della Classica Monumento in maglia tricolore, come Francesco Moser e Sonny Colbrelli. 

A 30 chilometri dal traguardo, Elisa è in testa insieme ad altre atlete: Brand, Kopecky e Bastianelli. Ma la ragazza di Verbania decide di ripartire nel momento in cui le avversarie vengono riprese. E in pochissimi istanti, la 30enne riesce a guadagnare 15 secondi dalle inseguitrici. 

Dietro di lei intanto, il gioco di squadra delle sue compagne di team, Audrey Cordon-Ragot, Lucinda Brand ed Ellen van Dijk, fanno sì che le dirette rivali cessino di recuperare il gap con la donna sola al comando. A 17 chilometri dal traguardo, al Carrefour de l’Arbre, Elisa ha un vantaggio di venti secondi sul gruppo formato da una decina di atlete. L’ultimo km per la piemontese, è una passerella fin sotto la linea d’arrivo. 

In piazza d’onore, giunge la belga Lotte Kopecky, staccata di 23 secondi. Chiude sul gradino più basso del podio, l’olandese Brand. Quinta Marta Cavalli. Per Elisa, due volte bronzo alle Olimpiadi, si tratta del trentesimo successo in carriera: spiccano nel suo palmares Giro delle Fiandre, Strade Bianche, Trofeo Binda, Plouay e Giro dell’Emilia. La Roubaix è la sua perla più preziosa, in una stagione finora incredibile per il ciclismo femminile italiano. Successo avvenuto una settimana dopo la vittoria di Marta Cavalli nell’Amstel Gold Race.

“Tutto questo è fantastico. Un risultato straordinario che voglio condividere con la mia famiglia, con il mio fidanzato Jacopo Mosca”. Le parole dell’azzurra al termine della gara e che alla vigilia ha dovuto fare i conti con una brutta sinusite. “Un grazie particolare va alla mia squadra, la Trek Segafredo. Non è stato un periodo facile quello che mi ha avvicinato a questa corsa. Ho preso antibiotici e alla vigilia avevo comunicato al team che non me la sentivo di venire alla Roubaix, non volevo fare la comparsa. La squadra invece ha insistito perché io fossi presente. Credevano in una mia vittoria e ci hanno azzeccato”. 

Grazie alle donne, il ciclismo italiano riesce ancora a imporsi a livello internazionale. Dal 20 marzo l’Italia ha vinto cinque delle ultime prove del WorldTour donne: Trofeo Binda a Cittiglio, De Panne e Gand-Wevelgem in Belgio con l’iridata Elisa Balsamo; l’Amstel Gold Race con Marta Cavalli, oggi la Parigi Roubaix con Elisa Longo Borghini.  

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