Ormai, quasi tutti i nuovi prodotti che si trovano in un negozio di bici, sono esclusivamente per freno a disco. Pertanto, il mercato ha preso una direzione ben precisa, e stare a discutere sulle differenze tra bici con freno a disco o tradizionale (rim brake) è diventato un argomento del tutto obsoleto.
Ma quali sono i pro e i contro di una bici con freni a disco?
Il primo vantaggio notevole, sono le piste frenanti: niente più consumi per i cerchi in fibra di carbonio. Nel caso dei freni a sistema idraulico, la frenata grava direttamente sul disco, che a sua volta, sostituisce il cerchio in carbonio.
Ecco illustrati tutti i vantaggi!
Efficienza e costanza della frenata: I freni a disco assicurano una frenata più lineare. Per fare un esempio pratico, durante un allenamento, capita spesso di percorrere discese lunghe. Nel caso dei freni tradizionali, la frenata sarà meno efficace, poiché lo sfregamento dei pattini sul carbonio, provoca un maggiore surriscaldamento. In particolare nei mesi più caldi.
Con i freni a disco invece, questo problema è quasi annullato. Anche in caso di pioggia, il sistema a disco non risente affatto della pista frenante bagnata, come avviene sui cerchi tradizionali. Inoltre, i freni idraulici, consentono di avere sempre lo stesso rendimento: in pratica non c’è degrado, nemmeno dopo lunghe frenate.
Utilità del sistema idraulico e del perno: I freni a disco, sfruttano un circuito idraulico più efficace rispetto a un sistema con il cavo d’acciaio, come quello di tipo tradizionale. Riguardo il perno passante poi, ciò irrigidisce il telaio, offrendo un vantaggio “indiretto”. A differenza del classico bloccaggio rapido, il perno chiude in maniera solida e definitiva, sia la struttura del carro posteriore, che quella della forcella, rendendo la bicicletta molto più rigida. Questa è una delle ragioni per la quale molti velocisti, hanno scelto il sistema frenante a disco.
Gli svantaggi!
Cambio ruote: Per i professionisti il cambio ruote è di sicuro un enorme svantaggio in termini di tempo. I freni a disco, rendono più complicato il cambio ruota: i sistemi a perno passante, richiedono tempo nello smontaggio. Intanto i meccanici dei pro’, si sono attrezzati con svitatori elettrici, che rendono l’operazione più rapida. Per chi non fa gare, questo è un problema relativo, che si risolve con un po’ di attenzione al momento di smontare, soprattutto, rimontare la ruota. Guai ad azionare il freno con la ruota smontata: riaprire la pinza potrebbe richiedere un bel po’ di tempo. Tra l’altro, nel caso di una “frenata a vuoto” senza che le pastiglie appoggino sul disco, può creare la formazione di una bolla d’aria all’interno del sistema idraulico, impedendo così l’efficacia della frenata.
Sicurezza: Sono pericolosi i freni a disco? La questione è delicata. Per approvarli definitivamente l’UCI ha richiesto di smussarne i bordi del disco, fino a renderli meno affilati. La situazione attuale è di certo migliorata, ma in un impatto violento, è comunque una sporgenza in più della bicicletta. Anche qui soluzioni alternative sono allo studio di vario genere.
Spurgo dell’impianto idraulico: Per garantire l’ottima funzionalità dei freni a disco, è necessario sostituire l’olio “usurato” togliendo eventuali bolle d’aria entrate nel sistema. L’impianto può avere bisogno di uno spurgo, quando la frenata è “spugnosa”, meno potente e la leva del freno ha una corsa troppo lunga. Perciò, sarebbe opportuno eseguirlo ogni volta che si cambiano le pasticche: almeno una volta l’anno. Riguardo l’olio minerale impiegato da Shimano, ha una “vita” piuttosto lunga. Nel caso però di sistemi che utilizzano olio Dot (come Sram), cioè più aggressivo, forse converrebbe sostituirlo una volta ogni 6 mesi.
Peso: A conti fatti, il sistema idraulico incide più sul “peso totale” di una bici, equipaggiata magari con sistema tradizionale. Finché i limiti di peso delle biciclette imposti dall’UCI rimangono quelli attuali (6,8 chilogrammi minimo per la bicicletta completa) il problema resta relativo per i professionisti. Visto pure che spesso i meccanici, sono costretti ad appesantire con zavorre i mezzi dei corridori. Nel caso degli amatori, il discorso cambia. Di fatto, qualora si voglia passare dal freno tradizionale al disco, bisognerà sborsare cifre esorbitanti, per acquistare bici che comunque hanno un peso superiore a quelle tradizionali.
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