Marcell Jacobs, ancora una volta è davanti a tutti: da campione olimpico in carica dei 100 a campione del mondo dei 60 indoor. Mai successo nella storia della velocità. Per l’azzurro è il terzo titolo consecutivo nello sprint internazionale. Con l’aggiunta di quello della staffetta 4×100 a cinque cerchi.
Marcell Jacobs vola nello sprint vincente davanti agli americani Coleman e Bercy. Con 6”41 sigla il nuovo record europeo dei 60 metri. E pensare che lo avevano persino accusato di essersi nascosto dopo gli ori olimpici nei 100 e nella 4×100.
Marcell però, non ha trascorso il suo tempo dietro alle critiche. Al contrario, ha dato ascolto al suo corpo che gli chiedeva riposo dopo le fatiche sul durissimo tappeto volante dello Stadio Nazionale di Tokyo. Pertanto, una volta terminate le ferie, si è rimesso al lavoro con il coach Paolo Camossi, progettando un ritorno da Re.
Prima di Jacobs nessun altro vincitore dei 100 olimpici aveva corso i 60 metri ai Mondiali indoor contro gli specialisti puri delle partenze. Marcell invece ha raccolto la sfida senza paura e l’ha pure vinta, ritrovandosi a metà strada di un percorso mai visto prima nella storia dello sprint europeo. Oro nei 100 agli Europei, ai Mondiali, all’Olimpiade e adesso pure quello sui 60 metri ai Mondiali indoor.
E dire che Marcell, a Belgrado, non partiva da favorito. Invece il poliziotto bresciano è riuscito a centrare un traguardo inaspettato, stabilendo il record italiano in semifinale (6”45), e quello europeo in finale (6”41). Prestazioni da capogiro.
Tre millesimi di secondo! Il divario che ha separato Jacobs dallo statunitense Christian Coleman: 6”407 il tempo dell’azzurro, 6”410 quello dell’americano. Un battito di ciglia insomma. Quanto basta per togliere la corona di iridato della specialità e spostarla da una testa con i capelli, a una pelata scintillante.
Quest’estate Jacobs andrà a correre verso la gloria: tra luglio e agosto a Eugene, negli Stati Uniti, e poi a Monaco di Baviera, in Germania. Ci proverà con la sicurezza di sempre, ovvero quella del più forte: non è da tutti raccogliere nello stesso anno, i record continentali dei 60 e dei 100 metri. Una cosa è certa: dopo l’impresa di Belgrado, gli invidiosi hanno imparato a conoscere Jacobs, cominciando magari persino ad apprezzarlo, visto che sta entrando a modo suo, tra i big della velocità.
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