Si erano incrociati al Team Uae in un paio di ritiri durante il 2018: all’epoca Tadej Pogacar era stagista. Poco dopo Ganna fece il suo ingresso al Team Ineos, in corrispondenza con il primo anno da pro’ dello sloveno nella squadra degli Emirati.
Dunque, i due potevano essere compagni di squadra, «mi dispiace molto che non sia nel mio stesso team» ha ammesso in una intervista Tadej.
Nel giorno del primo arrivo in salita del World Tour 2022, a quota 1.451 metri, i due ragazzi si sono presi la scena del grande ciclismo. Il primo vincendo da padrone tappa e maglia rossa di leader dell’Uae Tour. Il secondo, Ganna, non proprio scalatore, capace di andare forte anche in salita. Al termine della corsa infatti, il campione del mondo a cronometro, è arrivato staccato di soli tre secondi dal vincitore.
Sulla vetta di Jebel Jais, la montagna più alta degli Emirati dov’è arrivata la 4ª tappa dell’Uae Tour, l’iridato della cronometro ha provato a testarsi in un duello di alta classifica.
In pratica un Ganna inedito, è stato capace di restare a ruota di Tadej Pogacar in salita, confermando il secondo posto in classifica generale, a 2” dal fenomeno sloveno.
Il piemontese ha dato prova di avere un’ottima gamba in vista delle grandi classiche di primavera, come la Roubaix. Oggi Ganna aiuterà capitan Yates (4°) sulla salita di Jebel Hafeet nell’attacco a Pogacar.
Intanto, l’Italia del ciclismo, vede in Ganna l’unico protagonista azzurro capace di poter dire la sua all’apertura della stagione tricolore. A partire dalle Strade Bianche, Tirreno-Adriatico e soprattutto alla Milano-Sanremo.
Magari è per questa ragione che Pogacar desidera un ritorno di Ganna al Team Uae: meglio averlo in gruppo come compagno che come avversario.
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