Mercedes W13, il ritorno della freccia d’argento

A Brackley e Brixworth, dove nascono macchina e motori, tutti si sono rimboccati le maniche per offrire al loro eroe Lewis Hamilton un’arma imbattibile con cui riprendersi lo scettro nel 2022.

Mercedes dopo Ferrari. L’ultima arrivata è la prima della lista, detentrice del titolo Costruttori, l’ottavo consecutivo. Un traguardo senza precedenti, che non è bastato allo squadrone di Toto Wolff, perché nessuno ha digerito il titolo piloti andato al rivale Max Verstappen sulla Red Bull. 

Dopo la beffa di Abu Dhabi, il sette volte campione del mondo si era isolato da tutto. Ricomparso ieri accanto alla nuova Mercedes è tornato come se nulla fosse successo. Senza polemiche: «Avevo solo bisogno di scollegarmi – ha spiegato – e l’ho fatto, con tutta la mia famiglia attorno a me». Sorridente, brillante, ha aggiunto di sentirsi in forma, «fresco, concentrato e senza pesi sulle spalle». 

Dietro alla W13, che torna alla tradizionale livrea d’argento resa celebre negli Anni 50 dai successi di Juan Manuel Fangio e Stirling Moss,

c’è il lavoro di duemila persone capaci di riscrivere la storia dei GP nell’era delle power unit ibride cominciata dal 2014. L’intenzione è proseguire la striscia vincente con la nuova generazione di vetture “a effetto suolo” che correrà dal 20 marzo in Bahrain.

Riguardo al paragone con la Ferrari, di sicuro la W13 è di filosofia opposta. Laddove Maranello vuole arrivare alla prestazione tramite fiancate ampie e scavate per usarle come due enormi ali, Mercedes ha fatto sparire tutto. 

Le pance, molto avanzate e cortissime, si restringono bruscamente per lasciare spazio a un vitino da vespa e a un posteriore lunghissimo, a uso del fondo piatto e degli estrattori. E Lewis carico aggiunge,  

«Ora sono solo concentrato nel mettere ogni oncia della mia energia e del mio tempo per essere il miglior Hamilton che abbiate mai visto. Al simulatore la W13 è sembrata molto diversa da qualsiasi altra macchina che ho avuto in passato, servirà una guida molto pulita. Non ho davvero idea di cosa aspettarmi, mi auguro di ritrovare le sensazioni avute al simulatore, altrimenti vedremo, faremo dei cambiamenti: abbiamo fatto otto, andiamo avanti per il prossimo. Se pensate che il miglior Hamilton sia stato alla fine del 2021, aspettate di vedere quello di quest’anno».

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