Il 15 settembre 1919 nasceva Fausto Coppi, prototipo del ciclismo moderno.
Corridore non comune, che si è sempre saputo distinguere su ogni percorso: salita, pianura ed anche in pista.
Coppi “l’Airone”: il Campionissimo che ancora oggi continua a vivere grazie a quelle imprese leggendarie.
A quei tempi le sue gesta venivano raccontate per radio, mentre l’immagine di Fausto vittorioso, circondato dagli appassionati, finiva su tutti i giornali.
Alla base dei suoi successi, oltre al talento innato, c’era una alimentazione sana, un allenamento studiato nei minimi dettagli e persino un nuovo tipo d’abbigliamento.
Una cosa quest’ultima innovativa per l’epoca, tanto che lo stile di vita assunto da Coppi, fu un esempio rivoluzionario per l’intero movimento ciclistico.
Del resto Fausto era spinto dalla volontà di assaporare il dolce nettare della vittoria, che solo un trionfo ottenuto per distacco gli poteva regalare.
Coppi lascia così ai giorni nostri, una eredità sempre viva e presente tra gli archivi sportivi, testimoniata persino dai libri di storia.
Ed ancora adesso, l’icona “dell’uomo solo al comando” è per i ciclisti di ogni generazione, il vero punto di riferimento.
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Se non avesse fatto 5 anni di guerra quello che avrebbe vinto non sarebbe mai stato eguagliato da nessuno
Il più grande, meraviglioso FAUSTO COPPI