Il britannico non fa saltare il banco ma vince la terzultima frazione del Giro d’Italia
La diciannovesima tappa del Giro d’Italia arriva ad Abbiategrasso – Alpe di Mera: 166 chilometri con tre scalate.
La prima, quella che avrebbe dovuto portare al Mottarone 15,4km al 6,7% di pendenza media con punte al 10 nella sua parte centrale, è stata tolta in segno di rispetto per le 14 vittime della funivia.
I ciclisti hanno dovuto così affrontare due scalate: il Passo della Colma a quota 1000 metri e l’Alpe di Mera, asperità lunga 10 chilometri con una pendenza media del 10% e punte al 14%.
L’imbocco dell’ultima salita viene affrontata dal gruppo maglia rosa con in testa gli uomini della Deceuninck.
E ai meno 7 km dall’arrivo, Joao Almeida dà una prima accelerata: il portoghese guadagna una decina di secondi dal drappello dei migliori. Ma Simon Yates non ci sta e va ad acciuffare subito la scia del portoghese. Seguono poi Bennett, Caruso e Vlasov.
Il britannico decide però di allungare ulteriormente. Poco dietro intanto, la maglia rosa Egan Bernal prosegue regolare: il colombiano viene pilotato dai suoi due compagni di squadra Castroviejo e Martinez. In pratica il Team Ineos sceglie di non replicare agli attacchi.
A tre chilometri dall’arrivo Martinez imposta un ritmo davvero alto e, terminato il lavoro da gregario, scatta Bernal: il colombiano vuole così provare a vincere un’altra tappa dopo quella di Campo Felice.
In scia al leader della generale resiste Almeida, mentre più dietro Damiano Caruso prova a non mollare insieme al russo Vlasov.
Ma il successo di giornata è di Simon Yates: il britannico viene quasi raggiunto dal portoghese Almeida che termina in piazza d’onore. Chiude in terza posizione la maglia rosa a una ventina di secondi dal vincitore.
La classifica vede sempre Bernal in testa alla generale, seguito da Caruso con un ritardo di 2 minuti e 29 secondi e Yates staccato di soli 20 secondi dal siciliano.
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