Ѐ stata una tappa memorabile quella da Cittadella al Monte Zoncolan con un finale emozionate.
La salita, da qualsiasi versante si desidera affrontare, è una delle montagne più dure da scalare in Europa: 14 km con una pendenza media dell’8,5% e punte al 27%.
Gli ultimi tre km poi, sono la parte più insidiosa, dove per forza di cose bisogna spingere rapporti ridotti, stando inoltre attenti a non ribaltarsi. Ѐ il muro dello Zoncolan che porta a Ravascletto, quell’angolo d’Italia che guarda alle alpi Carniche e che oggi ha assistito alla fatica di ogni ciclista.
Uno tra tutti Lorenzo Fortunato, presente nel drappello dei fuggitivi e che ai meno due km dall’arrivo, va al comando riuscendo a togliersi dalla ruota lo sloveno Jan Tratnik. L’atleta italiano continua poi la sua cavalcata solitaria, pedalando tra pendenze impressionanti, con grinta e grande sofferenza.
Nel gruppo maglia rosa intanto Simon Yates cerca un assolo piazzando uno scatto ai meno mille metri dall’arrivo. Ma il leader della generale Egan Bernal non lo molla e subito dopo i due fanno il vuoto.
Gli ultimi 500 metri per Lorenzo Fortunato sono interminabili, mentre alle sue spalle Tratnik pedala a zig zag per alleggerire la pendenza del 27%. Ai meno dieci metri dal traguardo però la divisa blu di Fortunato si vede sbucare dalla nebbia: il corridore taglia così per primo la 14° tappa del Giro d’Italia.
La maglia rosa Bernal agli ultimi mille metri allunga su Yates andando a guadagnare ulteriori secondi in classifica e dal resto degli avversari. Il colombiano è dunque sempre più padrone del Giro d’Italia.
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Grazie Lorenzo per questa impresa di oggi , complimenti e buon proseguimento.