Tour de France e la questione sicurezza

Lastricate di lacrime e sangue alla decima frazione della Grande Bouclé, da Ile d’Oleron a Ile de Ré Saint Martin de Ré, di 168 chilometri.

LACRIME:

Piange di gioia Sam Bennett in eurovisione, felice come un bambino dopo aver battuto allo sprint Ewan, Sagan e Viviani. L’irlandese, riesce persino a sfilare la maglia verde di miglior velocista al pluricampione del mondo, Peter Sagan.

SANGUE:

Clavicola fratturata per Davide Formolo. La principale spalla dello sloveno Pogacar, attualmente al settimo posto della generale a 44″ dalla maglia gialla, è costretto al ritiro. Il veronese, dovrà pertanto subire un’operazione entro 48 ore e non rientrerà prima di 5-6 settimane.
Finita in malo modo invece per Nicholas Roche dopo la caduta di gruppo avvenuta verso l’Ile De Ré. Il corridore del Team Sunweb, oltre alle classiche abrasioni dovute per l’impatto con l’asfalto, subisce anche diversi tagli sul braccio. Per la cronaca, l’irlandese termina la sua gara, con forti dolori al corpo.

Insomma, al tempo del Covid la sicurezza per i corridori si accentua di molto. In particolare con la questione del freno a disco, tagliente come non mai, in grado di dividere addirittura le opinioni del pubblico.

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Foto, Getty Images

5 thoughts on “Tour de France e la questione sicurezza

  1. Ma che calcolate scrivete?
    Vi sembrano tagli da freno a disco quelle ?
    🤷🏼‍♂️🤷🏼‍♂️🤷🏼‍♂️

  2. I freni a disco lasciateli ai motori, non alle bici. Bisogna calibrare bene la frenata, altrimenti bloccano le ruote di colpo, cosa che è impossibile fare in gruppo quando ci si trova davanti ad un ostacolo improvviso.

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