Si tratta di Pietro Terranova, studente 25enne di Palermo. Il ragazzo, durante il periodo del lockdown, si trovava in Polonia per il progetto Erasmus. Fin qui nulla di strano, quando però ad un tratto, il giovane decide di tornare nella sua Sicilia in bicicletta.
Il pensiero, gli è saltato così nella mente nei giorni della quarantena. Un’idea che Terranova sceglie di trasformare in realtà, a causa del blocco dei voli. In pratica, a suo dire, si tratta di una sfida personale, indotta soprattutto dalla voglia di tornare a casa il prima possibile.
La prova, certamente non facile, è iniziata il 1° luglio con partenza da Lublino, città polacca al confine ucraino e misura oltre 2.700 chilometri. In base alle sue previsioni, il giovane dovrebbe arrivare a casa tra il 23 e il 25 luglio, oltrepassando stati come la Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia e Croazia.
La personale tabella di marcia, conta una media giornaliera di 160 chilometri. L’obiettivo primario è di raggiungere la costa balcanica arrivando poi ad Ancona mediante il traghetto, per proseguire in un secondo istante verso sud, in sella ad una bici di carbonio e alluminio appena acquistata.
Lo studente di ingegneria meccanica, appassionato di nuoto e vela, prima di mettersi in marcia ha spedito a casa, tramite corriere, tutto il materiale che non gli sarebbe servito. Nelle borse appese alla bici invece, porta con sé della biancheria intima, pantaloncini, tre magliette ed un impermeabile.
Ogni giorno, il ragazzo pubblica sui social video e foto, che raccontano della giornata vissuta e dei luoghi dove pedala. In genere, al termine della tappa, trova riparo a casa di studenti, oppure affitta una camera. Una testimonianza quotidiana questa, volta a rassicurare i propri cari, in particolar modo la madre.
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