Covid Fase due, scatta la rivoluzione della bicicletta  

Dopo luci ed ombre, ora è giunto il tempo della fiducia. L’Italia decide così di ripartire provando a recuperare il tempo perduto. 

E lo fa pedalando nel vero senso della parola. Nell’ultima settimana infatti, si è venuta a registrare un’impennata della vendita di bici. Non a caso, fuori dalle officine e dai negozi di velocipedi dell’intero stivale, si sono viste formare lunghe ma civili code di acquirenti. 

Il bel paese, esce dal letargo del lockdown sui pedali. Un tentativo di rivoluzione, per cercare di muoversi diversamente. Tuttavia, otto giorni di Fase 2 non bastano a tirare le somme. A riguardo però c’è un dato significativo. Il 4 maggio a Milano, ben 3.500 persone, hanno fatto uso del servizio di bike sharing. Il lunedì precedente n’erano state 1.187; parliamo dunque di un aumento del 67%.  

Pertanto, si avverte una nuova prospettiva indirizzata alla rinuncia dei mezzi pubblici, inducendo alcuni a lasciare persino l’auto in garage. Ad ogni modo la settimana scorsa, ci si domandava sulla reale solidità dello slancio annunciato verso il mondo dei pedali, con un probabile boom di mercato. 

Ma proprio negli ultimi giorni, tanta gente si è accodata per comprarsi una bicicletta, mossa soprattutto dall’annuncio sul bonus incentivo. Al punto che davanti ai negozi, si sono presentate numerose famiglie. Un po’ come quando dapprima del Coronavirus, si andava in gran completo ad acquistare un’auto dal concessionario. 

Nell’attesa comunque di capire, se la corsa all’acquisto della bici, sia soltanto una breve parentesi o un nuovo stile di vita, non potrà che dirlo il tempo.     

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