Multato per la terza volta. Si tratta del roveretano Marco Brazzo. L’appassionato di ciclismo che rivendica il diritto di circolare in bicicletta al tempo del Covid-19, perché si tratta di una «persona umana “soggetto di diritto internazionale”» e quindi, «non sottoposto alle normative in materia».
Lo scorso 5 aprile alle ore 11.00, Brazzo sarebbe così stato sorpreso nuovamente dai carabinieri e fermato ad Ala, località di Santa Cecilia, durante una tranquilla passeggiata in sella alla sua bicicletta da corsa.
«Sto lavorando e rispetto le distanze di sicurezza» avrebbe detto ai militari, postando il consueto video online, senza però spiegare bene quale fosse il suo vero mestiere e dove stesse andando.
Dunque, in pochi giorni Brazzo, colleziona ben 3 sanzioni giuridiche. La prima risalente al 14 marzo lungo il Fersina, a Trento, dove fu multato dalla Volante della polizia. Il 19 marzo invece, mentre veniva intercettato sulla ciclabile dalla Polizia locale. E ora a suo carico pendono tre denunce, di cui una penale per inottemperanza al decreto Conte, circa il contenimento del contagio da Coronavirus.
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Questo personaggio non merita visibilità basta propaganda…..
E strano che una persona prenda una multa e può continuare a circolare regolarmente. L’obbiettivo e solo per la multa perché se non può circolare si prende e lo obbligano a casa,ma li decreto dice se esci ti multo e puoi conteggiare o essere contaggiato per poi conteggiare. Che Italia