Il primo muscolo a risentire delle conseguenze di una posizione errata quando si va in bici o sui rulli, è lo psoas.
Soprannominato “muscolo della felicità”, si trova nella zona dell’anca, ed è uno tra i vari responsabili dei problemi lombari. Non solo, il suo benessere concorre alla felicità psicologica. Ad esempio, se un atleta non è sereno, nel 60% dei casi vuol dire che il suo psoas sta soffrendo. E con lui, anche il suo umore.
Per questo che, nella biomeccanica del movimento, lo psoas è definito “muscolo dell’anima”. Si tratta di un organo forte e profondo. Misura circa 40 centimetri e connette il tronco alle gambe. Quando è in forma, sostiene l’autostima, promuovendo persino il coraggio di affrontare il mondo esterno: in particolare quello delle competizioni.
Nonostante la grandezza, il tessuto quasi non è visibile, eccezion fatta per un pezzo che compare sopra le creste iliache, mentre un soggetto si trova sdraiato.
Un psoas in forma si evince dalla performance e dal passo dell’atleta, ma anche dalla postura e dal respiro. Pertanto, il muscolo lavora in coppia col diaframma, nonché spia dei vari stati d’ansia e del malessere emotivo.
Tuttavia, esistono esercizi studiati apposta per mantenere il psoas in forma. Come l’allungamento dolce dell’anca, fino a estendere la coscia all’indietro. I benefici che si riusciranno ad ottenere dunque, saranno praticamente immediati.
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