Va a lavoro in bici e viene insultato

 
Nonostante il cartello affisso sulla schiena, molti automobilisti lo hanno preso a male parole e a strombazzate.
Andrea Scotti, è un ciclista bergamasco che ama recarsi a lavoro in bici. Tuttavia, in questo periodo di restrizioni a causa dell’emergenza Covid-19, in particolare riguardo alla libera circolazione dei veicoli, la ciclabile della Val Seriana che Scotti utilizza per recarsi nel suo ufficio, è stata chiusa.
 
Pertanto, il ciclista si è visto costretto ad un cambio di percorso, passando quindi sulla strada provinciale. Ciò però è avvenuto solo in due occasioni, ossia per urgenza come egli stesso spiega, dato che lo studio dove lavora è chiuso per evitare i rischi di contagio.
 
Partito da Pedrengo giunge così a Clusone: andata e ritorno sono 70 km. Nonostante il cartello affisso sulla schiena (vedi la foto), molti automobilisti lo hanno preso a male parole e a strombazzate.
 
Fermato poi due volte dai carabinieri, i militari gli hanno infine fatto i complimenti, dopo aver appurato che stava veramente andando a lavoro. 
 
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4 thoughts on “Va a lavoro in bici e viene insultato

  1. la madre degli imbecilli é sempre in cinta…..mi riferisco agli automobilisti… vai Andrea siamo con te tutti i ciclisti Italiani

  2. Siamo il paese degli estremi. ..da una parte chi comunque lavora e si dà fare x il bene di tutti e chi, al contrario, oltre a far nulla , pensando solo per i fatti propri OSTACOLA coloro che per motivi diversi NON possono starsene con le mani in mani. Questo riferito anche ai sindacati. …dov’è il buon senso, la capacità di dialogo con le parti interessate, saper organizzare un turn over integrando chi serve, capire che se il 70% sono a casa , un qualcun altro si deve sbattere per il minimo di sopravvivenza di tutti…e loro chiedono lo sciopero generale! .. così anche coloro che si danno da fare si sentono su dei crumiri. …ma è il momento di farlo? Ora si deve TUTTI DARE PROVA di agire per il bene di tutti, ognuno faccia la sua parte .
    VIVA I FRATELLI D’ITALIA 😀😂😂…senza alcun riferimento politico….ma tali come popolo “unito, siamo.

  3. Questo periodo di quarantena evidentemente esaspera i comportamenti. Tira fuori la vera essenza delle persone. I frustrati si sentono legittimati dalla situazione ad attaccare chi è meno pigro di loro. Per sfogarsi.. E pensare che basterebbe facessero un po’ di sport anche loro..

  4. anch’io sono and al lavoro in bici pensate che i carabinieri locali del comune m hanno telefonato x sapere dov’ero come se fossi un pregiudicato o agli arresti domiciliari….invece andavo al lavoro addirittura hanno messo in dubbio che l azienda dove lavoro fosse aperta….ma vi rendete conto??? una tristezza!!

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